Esercitazione congiunta anti-terrorismo fra la Marina Militare italiana e la marina mercantile nello Stretto di Hormuz. Protagonisti, il pattugliatore polivalente d’altura Thaon di Revel e la portacontainer ro-ro Jolly Palladio della Ignazio Messina & C., che hanno simulato martedì mattina un allarme bomba sulla nave della compagnia genovese, in una delle aree più sensibili del traffico marittimo, nello stretto che connette il Golfo di Oman con il Golfo Persico.
Si è trattato di una vera e propria simulazione di un attacco terroristico all’unità della compagnia genovese, battente bandiera italiana, con le conseguenti reazioni della nave militare. Una volta ricevuto l’allarme lanciato dal mercantile circa la possibile presenza a bordo di un ordigno esplosivo, un team di militari specializzati è stato preparato e trasportato, tramite l’elicottero in dotazione a Nave Thaon de Revel, sul ponte della Jolly Palladio dove ha messo in atto le procedure di ricerca dell’ordigno.
Al termine dell’attività è stato dato il segnale di cessato allarme, che ha consentito alla portacontainer ro-ro di riprendere regolarmente la navigazione.
L’operazione si è svolta in collaborazione fra la Marina Militare, la compagnia Ignazio Messina & C. e Assarmatori.
"Come accade per le esercitazioni anti-pirateria, anche quelle anti-terrorismo rivestono una fondamentale importanza nel quadro delle azioni coordinate di tutela degli equipaggi delle navi italiane e del carico sulle rotte a maggior rischio potenziale – sottolinea Assarmatori – e anche in questa occasione ha trovato conferma l’elevato livello di coordinamento ormai raggiunto".