Il pomeriggio del 15 luglio, due velivoli F-35A della Task Force Air-E "Baltic Eagle II”, schierati presso l'aeroporto di Ämari in Estonia, sono decollati per prendere parte all’esercitazione NATO Furious Wolf 21-02.
Pochi minuti dopo il decollo, il NATO Combined Air Operation Centre (CAOC) di Uedem (Germania) ha emesso l’ordine di interrompere la missione addestrativa per intercettare un velivolo non identificato nell’area di competenza della NATO, il quale è stato prontamente raggiunto dai due caccia italiani mentre volava sulle acque internazionali del Mar Baltico.
Gli F-35A hanno eseguito la prevista procedura di “Visual Identification” (VID) dell’aeromobile, ultimata la quale hanno effettuato la missione pianificata con i Joint Terminal Attack Controllers (JTACs) dell’enhanced Forward Presence Battle Group di stanza in Estonia, nell’ambito della Furious Wolf.
Al termine, gli F-35A hanno ricevuto un secondo ordine di Scramble, sempre dal Comando NATO di Uedem, per intercettare un altro aereo che stava transitando nello Spazio Aereo NATO, senza aver stabilito il contatto con gli Enti del Traffico Aereo. Identificato l’aeromobile, i velivoli italiani hanno fatto rientro all’Aeroporto militare di Ämari.
Il doppio intervento reale è avvenuto durante una settimana ricca di impegni per i caccia di quinta generazione dell’Aeronautica Militare Italiana i quali, oltre ad assicurare la costante salvaguardia dei cieli sovrastanti le Repubbliche Baltiche, hanno preso parte alla Furious Wolf, ove hanno condotto numerose missioni di supporto aereo ravvicinato (in gergo tecnico Close Air Support - CAS), assieme ai JTACs.
La partecipazione degli assetti italiani alla Furious Wolf ha consentito di migliorare lo spirito di cooperazione tra i Paesi della NATO ed ha fornito un'ulteriore dimostrazione delle capacità, versatilità ed interoperabilità del velivolo di quinta generazione.