Libano: esercitazione Quadriga per i Caschi Blu

(di Unifil)
18/09/20

Naqoura (Libano). Ieri, presso la sede del quartier generale della missione delle Nazioni Unite in Libano, si è conclusa l’esercitazione “Quadriga 2020”, alla quale hanno preso parte anche i caschi blu italiani di UNIFIL.

L’esercitazione, che ha visto impiegati in maniera sinergica e combinata assetti italiani di Italbatt, unità di manovra del contingente italiano su base 3° reggimento bersaglieri della brigata “Sassari”, ed elementi della Force Commander Reserve su base franco-finlandese, ha avuto lo scopo di verificare i piani ed affinare le procedure d’intervento immediato da adottare in caso di un innalzamento della tensione nel sud del Libano, tale da richiedere l'evacuazione o il trasferimento in zona sicura del personale civile di UNIFIL e dei loro familiari.

L’attività, condotta nel rispetto delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19, si è svolta nell’area addestrativa di “Green Hill”, a Naqoura, e ha permesso alle unità esercitate di verificare le funzioni di comando e controllo, mediante l’impiego dei sistemi di comunicazione digitalizzati di UNIFIL, mantenendo alto il livello di addestramento e di interoperabilità raggiunto tra le unità dei diversi contingenti.

L’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, il generale di divisione Stefano Del Col, ha seguito in prima persona l’attività, avvalendosi del personale di staff del proprio comando, al fine di valutare la corretta esecuzione delle procedure da parte delle unità esercitate. Presenti alle fasi finali dell’esercitazione, anche il comandante del settore Ovest di UNIFIL, il generale di brigata Andrea Di Stasio, e il capo di stato maggiore della missione, brigadier generale Jean - Pierre Fague.

Gli uomini e le donne delle forze armate italiane, che dal 2006 operano nell’ambito della missione UNIFIL, hanno come obiettivi principali il monitoraggio costante della Blue Line al fine di garantire la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, il supporto alla popolazione locale, attraverso la componente di cooperazione civile-militare (CIMIC) e il supporto alle Forze Armate Libanesi, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.