Si è svolta ieri la cerimonia di passaggio di consegna del comando dello standing Nato maritime group 2 (SNMG2 o Task Group 441.02) a bordo del cacciatorpediniere “Duncan” della Royal Navy, ormeggiato nella base navale di Taranto.
Alla presenza del chief of staff del NATO allied maritime command (MARCOM), rear admiral Jose Enrique Delgado, il commodoro Paul Stroude, della Royal Navy, ha ceduto il comando al contrammiraglio Pasquale Esposito.
Contestualmente, anche il ruolo di flag ship del task group è stato assunto dalla fregata italiana “Carlo Bergamini”.
“Stiamo vivendo un periodo di profonda instabilità, che impone a noi tutti di avere ben chiaro il ruolo che svolgiamo a sostegno dell’Alleanza. Attraverso la presenza nella nostra area di responsabilità e le attività condotte, garantiamo il sicuro e il libero accesso alle opportunità offerte dal mare, garantendo la sicurezza delle linee di comunicazione marittime e assumendo una efficace postura di deterrenza. Dobbiamo mantenere sempre alta la nostra prontezza, pronti a fronteggiare l’ampio spettro della minaccia.”
Ecco alcuni passaggi del contrammiraglio Esposito, durante il suo discorso di insediamento, nel corso del quale è stato sottolineato come le operazioni congiunte delle marine alleate testimoniano la straordinaria efficacia raggiunta dagli strumenti securitari militari.
Lo standing Nato maritime group 2 è stato costituito il 28 maggio 1969 con l’originaria denominazione di naval on-call force Mediterranean.
Attualmente è inquadrato nell’operazione “Noble Shield” della NATO e i compiti svolti dagli assetti navali che ne fanno parte prevedono attività di difesa aerea, presenza e sorveglianza aero-marittima nel Mediterraneo, controllo e monitoraggio del traffico mercantile in transito.
Nave Bergamini è solo l’ultima delle unità della Marina Militare italiana entrata a far parte dell’SNMG2.
Nel solo 2023, si sono infatti avvicendate le navi Alpino, Carabiniere, Margottini e Thaon di Revel.
Gli assetti navali italiani impiegati in operazione, operano, per gli aspetti nazionali, secondo le direttive del comando operativo di vertice interforze (COVI).