Il generale Ristuccia è il 13° comandante Italiano alla guida della missione, iniziata nel 1999 e succede al parigrado ungherese Ferenc Kajari.
La cerimonia di avvicendamento si è svolta alla presenza del ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, accompagnato dal capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ed è stata presieduta dal comandante dell’Allied Joint Force Command di Napoli (JFC-N), ammiraglio Stuart Munsch.
Il generale Ristuccia ha voluto aprire il discorso di insediamento ricordando tutti coloro che hanno perso la vita in questa area di crisi “Rivolgo il mio pensiero più profondo ai caduti, non solo a quelli che hanno fatto parte della missione KFOR, ma a tutti coloro che hanno perso la vita nei conflitti che hanno segnato questa regione, ai feriti ed alle famiglie delle vittime innocenti. Il loro sacrificio merita il nostro assoluto impegno per garantire pace, sicurezza e stabilità”.
Il generale Ristuccia ha anche sottolineato che "KFOR è una storia di successo, risultato dell'impegno di tutti coloro che, politicamente e sul campo, hanno contribuito a garantire stabilità, sicurezza e libertà di movimento a beneficio di tutte le comunità che vivono in Kosovo”.
Il generale ha poi ringraziato le autorità politiche e militari per la fiducia e per l’incarico affidatogli, assicurando di essere consapevole delle responsabilità e delle sfide da affrontare.
Conscio del loro sostegno, ha affermato: “trasformeremo le sfide in opportunità, con trasparenza, imparzialità, fermezza e assoluta coerenza al mandato, in sinergia con l'Ufficio dell'UE in Kosovo, EULEX, UNMIK e OSCE ed in stretta collaborazione con le Organizzazioni per la Sicurezza del Kosovo e con il Capo delle Forze Armate Serbe”.
Il ministro Guerini, al termine della cerimonia, ha voluto incontrare il personale italiano impegnato nella missione, esprimendo la vicinanza degli italiani e il convinto plauso per il lavoro svolto.
KFOR con i suoi oltre 3.700 militari impiegati è la missione più consistente della NATO e l’Italia ne è il maggiore contributore.
Presenti in questo teatro operativo fin dalla nascita della missione, giornalmente i soldati italiani contribuiscono a garantire un ambiente sicuro e la libertà di movimento per tutte le comunità che vivono in Kosovo, in conformità con il mandato ricevuto dalle Nazioni Unite con la risoluzione dell’ONU n. 1244 del 1999.