Nave Borsini, ad un mese dalla precedente sosta in Ghana, ha fatto nuovamente sosta nel porto di Tema ed è stata l'ennesima occasione per l'equipaggio di dimostrare il proprio supporto ai bimbi grazie alla Ghana Italian Women Association (GIWA) che, come la scorsa volta, ha fatto da tramite e da collante per le attività svolte durante i giorni di permanenza sul suolo ghanese.
Un mese fa, l'esperienza vissuta nella Scuola Internazionale “Ronald Alex", dove sono state effettuate attività di manutenzione e di pitturazione delle aule, ha lasciato nelle donne e uomini della Marina intense emozioni e la consapevolezza delle difficoltà vissute quotidianamente dalla popolazione africana. Negli scorsi giorni, con il medesimo entusiasmo e dedizione della prima volta, parte dell'equipaggio di Nave Borsini ha fatto visita ad ulteriori istituti sia scolastici e di accoglienza, nella vasta regione di Accra.
Tali visite sono state anche l'opportunità per consegnare ai vari istituti le numerose donazioni provenienti dall'Italia composte principalmente da apparecchiature elettro-medicali, medicinali, libri, materiale di cancelleria, materiali elettronici e giocattoli, forniti delle associazioni della Croce Rossa Italiana, dalle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e da “Il sorriso che vorrei".
Durante il primo giorno di incontri, l'equipaggio di Nave Borsini si è recato alla Nuova Scuola di padre Subbash, nata e realizzata per sostituire il vecchio istituto che risiedeva proprio al centro della discarica di Agbogbloshie, la discarica di rifiuti elettronici più vasta al mondo.
Nel nuovo istituto, realizzato grazie all'impegno di padre Subbash e dei suoi volontari, l'associazione GIWA ha consegnato, insieme ai beni provenienti dall'Italia, uno scuolabus che consentirà ai bambini residenti nella zona di Agbogbloshie, di raggiungere in modo del tutto gratuito la nuova scuola, allontanandoli in tal modo, almeno durante l'orario scolastico, dall'ambiente malsano in cui vivono. Oltre ai beni materiali ricevuti, i bambini hanno potuto trascorrere una mattinata in compagnia dei militari italiani, ai quali hanno dedicato, prima di andar via, delle canzoni imparate grazie al profondo e costante impegno degli insegnanti locali.
Il successivo incontro si è svolto invece nella zona alta di Accra, alla casa di accoglienza “Chicchi di Caffè", Onlus realizzata grazie all'idea e all'impegno di Simona Branca, che ospita bambini orfani e bambini con disabilità, nel contesto selvatico e naturalistico del piccolo villaggio di Agomeda.
Gli animi dell'equipaggio di Nave Borsini sono stati travolti da subito dall'entusiasmo e fervore dei bambini, dalle storie personali a volte brutali o surreali, ma anche dal coraggio e dalla forza con la quale tentano di azzerare le proprie disabilità e le difficoltà annesse.
Tutto ciò, grazie soprattutto al supporto e alla presenza costante delle loro curanti, dolcemente chiamate “Mami" e dei volontari che si alternano continuamente. La presenza dei militari italiani è stata l'inusuale opportunità per i bambini di vivere una giornata diversa all'insegna della spensieratezza e del calore trasmesso. Al contempo, senza rendersene conto, hanno fatto vivere ai nostri militari una esperienza unica, che porteranno nei loro cuori, anche dopo essere rientrati in Patria.
Durante la permanenza presso la struttura, sono stati effettuati interventi idraulici per ripristinare l'utilizzo dei servizi igienici e delle lavatrici, nonché riparazione di alcuni giochi dei bambini con la costruzione di un'altalena ed infine, prima di tornare a bordo, è avvenuta la consegna di materiale e prodotti alimentari alla stessa Onlus, a opera della GIWA e del personale della Marina per conto delle Associazioni italiane.
Nave Borsini ha lasciato nuovamente il porto di Tema per riprendere il suo impegno in Operazione Gabinia e, anche questa volta, porta con sé consapevolezze, emozioni e insegnamenti di vita che resteranno intangibili nell'animo dei militari italiani e nel ricordo dell'impegno in questa missione.