Operazione eVA Ungheria, il sostegno logistico di Prima linea nelle Operazioni

(di Stato Maggiore Difesa)
12/04/23

La settimana scorsa le truppe alpine dell’Esercito schierate in Ungheria, nell’ambito dell’Operazione eVA “enhanced Vigilance Activity”, hanno condotto un intenso ciclo addestrativo finalizzato ad incrementare la sinergia tra le forze combat e le unità combat service support del contingente italiano.

Nell’esercitazione “Strong Shoulder 2” la componente logistica dell’IT NSE (Italian National Support Element) ha condotto in maniera congiunta con il complesso pluriarma, su base 8° reggimento Alpini, una intensa attività di R3P (Refuel, Rearm and Resupply Point) necessaria per supportare la manovra della componente operativa schierata sul terreno.

In particolare dopo un’accurata attività di pianificazione dei rifornimenti calcolata sulla base delle CDOS (Combat Dos), vale a dire l’insieme delle risorse necessarie per supportare un giorno di combattimento delle unità, e una route clearance effettuata dalle unità del 2° reggimento Genio Guastatori allo scopo di rendere sicure le LOC (Lines of communication) e di scongiurare la presenza di UXO (Unexploded Ordnance) e IED (Improvised Explosive Device) lungo l’itinerario, è stata allestita una area servizi necessaria a garantire i rifornimenti dei materiali di classe 1 (viveri, razioni da combattimento e acqua), classe 3 (carburanti e lubrificanti) e classe 5 (munizionamento ed esplosivi) indispensabili per mantenere inalterata la CE (Combat Effectiveness) della componente operativa.

Tutte le attività addestrative svolte fino ad ora sono state rese possibili grazie ad un efficiente e affidabile sistema logistico che di fatto si è rivelato la chiave di volta sulla quale poggia sempre una operazione militare. Infatti, senza l’impiego delle Forze Combat Support e Combat Service Support, sarebbe inimmaginabile per le forze operative portare a termine con esito positivo la missione assegnata.