È rientrata il 18 giugno a La Spezia Nave Luigi Rizzo. A quasi 4 mesi dalla partenza avvenuta il 23 febbraio scorso, la fregata conclude il suo impegno nel Golfo di Guinea a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime per il libero uso del mare.
I numeri che hanno caratterizzato questa missione: 116 giorni di attività operativa continuativa; circa 165 ore di volo per ricognizione; contatti quotidiani con oltre 100 unità mercantili di interesse nazionale in transito nell'area; concorso nel maxi-sequestro di un carico di oltre 6 tonnellate di cocaina diretto verso le coste africane e partecipazione diretta al contrasto di tre eventi di pirateria.
L’impegno della FREMM, tuttavia, è stato di più ampio respiro. Giunta in area di operazioni, la FREMM ha preso parte ad importanti eventi multi-nazionali, catalizzatori del crescente interesse nell’area da parte degli stakeholders internazionali. Fin da subito coinvolta nell’esercitazione marittima OBANGAME EXPRESS 2021, ha condotto attività addestrativa e operativa con le Marine e le Forze di sicurezza marittime di quasi tutti i paesi dell’Africa occidentale, oltre che di Unità europee, degli USA e del Canada.
Numerosi gli incontri virtuali organizzati dallo staff di Nave Rizzo assieme ai principali Centri Operativi Marittimi (MOC) del Western Africa e le Marine dei Paesi rivieraschi. Fondamentale, dunque, la promozione della collaborazione tra i Paesi del Golfo e le organizzazioni di sicurezza dell’Architettura di Yaoundé.
Non si è trattato, tuttavia, solo di collaborazione avanzata con le marine rivierasche o di attività addestrativa. Il Golfo di Guinea, difatti, è divenuto il principale hotspot della pirateria mondiale e la missione italiana è finalizzata alla prevenzione ed al contrasto degli atti criminali a protezione degli interessi nazionali. Come sottolineato dal sottosegretario alla Difesa, senatrice Stefania Pucciarelli, in visita all’equipaggio di nave Rizzo schierato sul ponte di volo, "la dimensione marittima vive su una perenne dicotomia: da un lato la necessità di preservare il carattere di spazio aperto, liberamente fruibile dell’alto mare, e dall’altro l’impegno per prevenirne e contrastarne i crescenti tentativi di sfruttamento malevolo e criminogeno".
"La nostra Difesa – ha continuato la Senatrice – ancora una volta attraverso lo strumento abilitante della Marina Militare, ha dimostrato lungimirante visione nell’attivare una serie di presenze strategiche nel Golfo di Guinea. Ruolo di primaria importanza nel contenimento e contrasto a tale gravissimo fenomeno che ci conferma tra i punti di riferimento in ambito internazionale perciò che riguarda la sorveglianza marittima. In tal senso, le operazioni che avete condotto con successo sono la prova lampante dell’impegno responsabile, costante e continuato del nostro Paese nella prevenzione e repressione degli atti di pirateria."
Ad evidenziare ulteriormente i risultati raggiunti dalla fregata, le parole di apprezzamento del comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Paolo Treu: "Abbiamo dimostrato al mondo intero che le nostre bandiere, nonostante la pandemia, sono in grado di garrire anche in mari lontani a sostegno della difesa marittima e di un mare che è patrimonio di tutti ed ancora di salvezza per i terrestri del pianeta blu."
Nello specifico, a cornice della costante attività di supporto al comparto nazionale marittimo operante in area, nave Rizzo ha condotto esercitazioni congiunte con ASSARMATORI, CONFITARMA, ENI e SAIPEM al fine di verificare la catena d’allarme nazionale e confermare il perfetto connubio tra il cluster marittimo nazionale e la Marina Militare.
Nell’ambito di questo crescente network di cooperazione tra le unità in mare, il naviglio mercantile, le autorità locali e le Marine rivierasche, si sono concretizzati molteplici episodi di pirateria in cui Nave Rizzo è stata chiamata ad intervenire. Lampante l’esempio dell’evento occorso il 21 aprile, quando l’elicottero SH-90 imbarcato sulla FREMM, con a bordo i tiratori scelti della brigata marina San Marco, a circa 150 miglia dalla costa nigeriana, aveva individuato uno skiff con a bordo nove pirati e attrezzature idonee all’abbordaggio di naviglio commerciale. I pirati, a bordo della piccola imbarcazione, hanno rapidamente iniziato la fuga ad alta velocità per sfuggire all’elicottero che li aveva individuati. Tempestivo l’intervento di Nave Rizzo che ha provveduto ad allertare immediatamente i mercantili in transito e le autorità rivierasche per le azioni di competenza, scongiurando difatti l’imminente attacco e costringendo il natante pirata a ripiegare all’interno del Delta del Niger. Ugualmente importante il soccorso garantito dalla FREMM a favore della M/N CONTSHIP NEW, oggetto di attacco il 23 aprile successivo, culminato con la scorta nel porto di Lomé da parte della Marina Togolese.
Le donne e gli uomini del "glorioso Rizzo", come definito dall’ammiraglio Treu, possono finalmente riabbracciare i propri cari dopo quasi 5 mesi.