Quattro velivoli F-35A della ”Task Force Air – 32nd Wing” – rischierati nell’ambito delle operazioni di “Enhanced Air Policing” della NATO e inquadrati dal 1° dicembre nel blocco rotazionale 64 – sono tornati a Malbork dalle loro basi stanziali di Amendola (FG) e Ghedi (BS).
Il dispositivo italiano di Enhanced Air Policing (En-AP) si appresta a raggiungere nei prossimi giorni la piena capacità operativa continuando il suo impegno in Polonia fino al prossimo mese di marzo.
“Continua l’impegno dell’Italia nell’ambito dell’Alleanza anche in questo blocco rotazionale. Questo ci rende orgogliosi di fornire il nostro servizio alla collettività dei Paesi alleati al fine di garantire la giusta cornice di sicurezza sul fianco est dell’Europa” – ha dichiarato il neo comandante della TFA, colonnello Antonio Vergallo – “I velivoli F35, qui schierati, costituiscono il sistema d’arma più avanzato di cui dispone l’Aeronautica Militare che, oltre a svolgere la missione assegnata di difesa dello spazio aereo della NATO, rappresenta un sistema integrato capace di offrire delle inestimabili opportunità di interoperabilità tra velivoli di 4^ e 5^ generazione in un contesto multi dominio”.
L’Air Shielding, di cui è parte integrante il dispositivo permanente di Air Policing (AP), è una missione di pace e di difesa collettiva a guida NATO che viene condotta senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno ed è gestita dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania).
La attività svolte in “teatro operativo” sono condotte secondo le direttive impartite dal comando operativo di vertice interforze (COVI), che è l’alto comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinamento e direzione delle esercitazioni e operazioni interforze in ambito nazionale ed internazionale.
La Task Force Air 32nd Wing – composta da circa 150 uomini e donne dell’Aeronautica Militare – è posta sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI (comando operativo di vertice interforze) e assicura il controllo e la salvaguardia del fianco nord-est della NATO – senza soluzione di continuità, rischierando in Polonia i velivoli F-35A Lightning in condizione di Quick Reaction Alert – Interceptor (QRA-I) e garantendo così un rapido intervento a protezione dello spazio aereo alleato.