Rientrate a Taranto la portaerei Cavour, Nave Alpino e Nave Montecuccoli dopo la campagna in Indo-Pacifico

(di Marina Militare)
06/11/24

Il carrier strike group (CSG) italiano - 31° gruppo navale, composto dalla portaerei Cavour, dalla fregata Alpino e, dal 16 agosto, dalla Multipurpose Combat Ship Raimondo Montecuccoli, è rientrato oggi a Taranto dopo aver ultimato la prima campagna operativa in una regione di non usuale dislocazione per le navi della Marina Militare: l'Indo-Pacifico.

Le tre unità navali hanno fatto il loro ingresso nella Stazione Navale Mar Grande dopo 152 giorni (di cui 101 in mare) di attività e dopo aver percorso circa 77 mila miglia nautiche toccando 18 porti di 14 diverse Nazioni.

Ad accogliere gli equipaggi il capo di stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano e il capo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino accompagnati dal comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, che sul ponte di volo della portaerei Cavour hanno voluto testimoniare con la loro presenza l'importanza strategica, per la Marina e per la Difesa, della campagna appena conclusa.

“L'importanza delle attività operative e addestrative cui avete preso parte sono servite a incrementare l'interoperabilità, l'interconnettività, l'intercambiabilità in contesti complessi e le capacità della Difesa di operare in ambiente joint and combined per rafforzare il livello di cooperazione con Paesi amici e alleati", e ancora, “Tutto ció è stato possibile grazie al vostro profondo impegno, alla vostra professionalità e perizia ma soprattutto dal sostegno che costantemente ricevete dalle vostre famiglie, alle quali chiedo di estendere i sensi della mia riconoscenza." così il generale Portolano nel corso del suo intervento.

“Le capacità tecnico-operative, logistiche e di naval diplomacy che abbiamo messo in campo sono state oggetto di unanime ammirazione in tutto il mondo. Questo è il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto tutte le nostre articolazioni, un fiore all'occhiello che ritengo doveroso condividere con tutti coloro che a vario titolo, in prima linea e dietro le quinte, si sono impegnati per rendere possibile il tutto, sostenendo sacrifici e talvolta gettando il cuore oltre l'ostacolo. Un grazie particolare agli equipaggi che hanno condotto l'attività e alle famiglie che hanno sostenuto questo oneroso impegno", così l'ammiraglio Credendino nel corso del suo intervento.

Numerosi e importanti, molti dei quali strategici per la Difesa, gli obiettivi raggiunti dal CSG alla sua prima attivazione. Al comando del contrammiraglio Giancarlo Ciappina, il gruppo portaerei nazionale si è adoperato per promuovere e rafforzare la presenza dell'Italia nella regione Indo-Pacifica sfruttando al meglio le sue spiccate capacità di proiezione cooperando, e in alcuni casi anche integrando, assetti aeronavali di marine alleate e partner, migliorando così nel contempo l'interoperabilità e l'interscambiabilità. Nel corso della campagna, che ha rappresentato anche una importante e imponente operazione di naval diplomacy, è stata ricercata ogni utile occasione per promuovere le eccellenze nazionali in ottica “Sistema Italia" senza mai perdere di vista la salvaguardia della sicurezza degli spazi internazionali e della libertà di navigazione. Ultimo, ma non per importanza, l'importante obiettivo, per altro raggiunto anche in anticipo rispetto a quanto pianificato, della Capacità Operativa Iniziale (IOC) della componente aerotattica imbarcata F-35B. Si tratta di uno step fondamentale anche per la posizione che ricopre l'Italia, quale unica nazione dell'Unione Europea in grado di esprimere una credibile capacità di proiezione dal mare basata su velivolo di 5a generazione. Nel percorso che ha portato alla dichiarazione della IOC, è risultata fondamentale e costruttiva la collaborazione con l'Aeronautica Militare i cui aerei, piloti e specialisti hanno operato dal ponte di volo della portaerei Cavour in maniera efficace, sinergica e intercambiabile, a consolidamento della capacità nazionale expeditionary sea based di 5a generazione.

Nei 5 mesi di campagna il CSG ha interagito con assetti aero-navali di marine come Francia, Spagna, Grecia, Germania, Giappone, Indonesia, Pakistan, Thailandia, Sri Lanka, Malesia e Oman, ha fornito supporto alle operazioni NATO NOBLE SHIELD ed europee ASPIDES e ATALANTA, si è addestrato con le unità navali assegnate al dispositivo NATO SNMG2 (standing NATO maritime group 2) e con i carrier strike group statunitensi guidati dalle portaerei Dwight Eisenhower e Abraham Lincoln e ha  partecipato, per la prima volta, all'esercitazione australiana a carattere prettamente aeronautico Pitch Black 24 e alle esercitazioni, a più forte connotazione marittima, Noble Raven, nelle acque antistanti il Giappone, e Noble Wolf 1 e 2 in oceano Pacifico. Estremamente pagante anche l'opportunità addestrativa svoltasi nelle acque antistanti il porto indiano di Goa con la locale Marina che era presente in mare tra l'altro con la portaerei Vikramaditya e i suoi aerei imbarcati ad ulteriore conferma delle caratteristiche di interoperabilità del CSG italiano.

A bordo delle 3 unità navali, oltre mille persone di equipaggio, integrato dal personale della brigata marina San Marco per le attività di Force Protection e dai Palombari del gruppo operativo subacquei (GOS) del comando subacqueo e incursori (COMSUBIN) specializzati anche nel settore EOD-IEDD (Explosive Ordnance Disposal - Improvised Explosive Device Disposal). Dal ponte di volo della portaerei Cavour hanno operato, quasi quotidianamente, 8 F-35B dei quali 2 dell'Aeronautica Militare e 7 AV-8B+ Harrier.

La campagna si è rivelata anche utile occasione per mettere a disposizione della collettività le capacità sanitarie di Nave Cavour. Una equipe medica, composta da personale sanitario della Marina Militare e da medici chirurghi volontari della Fondazione Smile House ETS, ha sottoposto, nei porti di Manila e Goa, 17 pazienti a interventi di chirurgia maxillofacciale e ricostruttiva difficilmente trattabili, o addirittura non trattabili, dalle strutture sanitarie locali.

Missione compiuta!