Una giornata significativa per i 78 militari del contingente italiano rischierato in Sinai, nell’ambito della missione di peacekeeping denominata Multinational Force and Observers (MFO).
Il capitano di fregata Argenio Galasso ha assunto il comando del decimo gruppo navale costiero, raccogliendo il testimone dal parigrado Daniele Di Tullio. Nella stessa giornata si sono svolte le cerimonie di avvicendamento al comando dei pattugliatori costieri classe Esploratore, di base a Sharm El-Sheikh, nel Sud-Est della penisola del Sinai e impegnati nell’attività di pattugliamento dello Stretto di Tiran.
La circostanza ha offerto un'opportunità per riflettere su un anno denso di risultati, contrassegnato da un intenso ciclo di attività operativa (con oltre 4.000 ore di moto), addestrativa e di supporto alla naval diplomacy. Tra queste, si distinguono le operazioni di route patrolling, observing and reporting volte a garantire la libertà di navigazione nello Stretto di Tiran, in aderenza al trattato di pace del 1979 tra Israele ed Egitto e il relativo protocollo.
Eventi degni di nota in questo anno sono stati la posa della nuova boa MFO e le attività di familiarizzazione svolte a favore dei militari dei contingenti delle altre nazioni partecipanti alla MFO.
La cerimonia è stata presieduta dal force commander della MFO, major general Michael Garraway (Australia) con la partecipazione del contrammiraglio Stefano Costantino, intervenuto in rappresentanza del comando operativo di vertice interforze (COVI) di Roma.
Nel suo intervento, il force commander ha rimarcato l’importanza della coastal patrol unit (CPU) italiana, la componente marittima della MFO, che si identifica nel complesso del comando e dello staff del decimo gruppo navale costiero, delle navi classe Esploratore e del personale delle componenti specialistiche a supporto. Il generale Garraway ha espresso parole di grande apprezzamento per la professionalità del personale italiano, evidenziando come la commozione provata dagli equipaggi durante la cerimonia di avvicendamento dei loro comandanti sia emblematica della passione e della dedizione che contraddistinguono i militari italiani nell’adempimento del loro dovere.
L’ammiraglio Costantino ha consegnato la croce commemorativa per le operazioni di pace ai marinai italiani che hanno prestato servizio nell’ambito di MFO, esprimendo il suo apprezzamento per l'impegno dimostrato sia a bordo delle navi della CPU sia nelle attività di supporto agli assetti navali svolte dall’intero contingente attraverso i diversi team di personale tecnico, della brigata marina San Marco e dei palombari del COMSUBIN.
Con l’evoluzione dello scenario regionale è notevolmente accresciuta l’esigenza di una costante azione di presenza e sorveglianza e quindi l’incrementale impegno della componente marittima della missione, come spiegato dall’ammiraglio Costantino. Fondamentale il ruolo svolto dagli assetti navali italiani operanti sotto egida MFO, in quanto capaci di conferire e amplificare i connotati joint e combined di una coalizione che da oltre 4 decenni è solidamente impegnata al mantenimento della pace tra la Repubblica Araba di Egitto e lo Stato di Israele, sulla base in aderenza al trattato di pace.
L’ammiraglio Costantino ha altresì espresso la sua riconoscenza al comandante Di Tullio e ai comandanti di Nave Sentinella, Vedetta e Staffetta per la passione, la dedizione e la professionalità espresse in questo intenso anno e ha formulato al comandante galasso i migliori auspici per un mandato “al timone” del decimo gruppo navale foriero di successi e soddisfazioni professionali.
I nuovi comandanti assumono i loro incarichi con la determinazione a continuare il lavoro iniziato dai loro predecessori, il capitano di fregata Galasso ha dichiarato: "Mi accingo ad affrontare questo incarico con orgoglio ed entusiasmo, ricevendo il timone dalle sapienti mani di un amico fraterno. Ringrazio sin d’ora le donne e gli uomini del contingente italiano per la collaborazione e il sostegno che vorranno dedicarmi. La rotta dinnanzi a noi richiederà abnegazione e dedizione assolute, ma a guidare le nostre bussole saranno i patrii valori della Difesa e della Marina Militare".