Al termine di otto settimane di addestramento, si sono concluse al 7° reggimento AVES “Vega” e al 5° reggimento AVES “Rigel” le esercitazioni denominate Kinetic I/2020 “Operation Inherent Resolve (OIR)” e Kinetic I/2020 “Resolute Support Mission (RSM)”. Le esercitazioni sono state pianificate con lo scopo di consolidare le capacità operative e verificare lo stato di approntamento dei Task Group “Fenice” e “Griffon”.
L’attività addestrativa, svoltasi negli aeroporti “Francesco Baracca” di Casarsa della Delizia, “Giannetto Vassura di Miramare” di Rimini e aree limitrofe, è stata condotta con l'impiego di 5 UH-90 e 4 AH-129 “Mangusta” e utilizzando, per l’integrazione delle varie componenti, anche sistemi di collegamento in videoconferenza. L’addestramento si è sviluppato attraverso missioni a complessità variabile e di livello crescente tra le diverse componenti impiegate nell’ambito dei due Task Group. Ciò ha consentito di testare il livello di addestramento del personale in pieno accordo con le direttive nazionali sul contenimento della pandemia da Covid-19.
In particolare, con la conduzione di attività tattiche e lo studio di molteplici case studies, frutto delle innumerevoli esperienze operative maturate all'estero dal personale appartenente alla brigata aeromobile “Friuli”, si è potuta affinare la sinergia tra il personale del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” e gli equipaggi del 7° reggimento AVES “Vega”, del 5° reggimento AVES “Rigel” e del comando aviazione dell’Esercito. Tra il personale in approntamento appartenente al “Rigel”, anche la prima donna pilota abilitata su UH-90, al suo esordio nell’impiego operativo.
Il comandante della brigata aeromobile, generale Stefano Lagorio, ha potuto valutare quanto espresso dalle unità in campo, esprimendo profonda soddisfazione per la condotta delle esercitazioni che si pongono a coronamento di un lungo iter addestrativo che ha visto impegnati tutti i reparti della brigata aeromobile.