Il 22 settembre è ricorso il 77° anniversario della tragica scomparsa del Regio Rimorchiatore "Sperone" nelle acque del Mar Grande in prossimità dell’Isola di San Paolo. L'evento, ricordato con una targa commemorativa in marmo posta su di un edificio dell’Isola di San Pietro, avvenne il pomeriggio del 22 settembre 1943.
Alle ore 13.50 circa mentre il Rimorchiatore Sperone al comando del 2° capo nocchiere Elio Cesari, era in navigazione nella rada di Mar Grande di Taranto per effettuare il normale servizio viveri e trasporto militari "franchi" per i vari Enti che insistevano sulla rada di mar Grande, e in particolare per i siti militari ubicati sulle Isole Cheradi (Isola di San Pietro e San Paolo) esplose a causa di una mina tedesca ad influenza magnetica incrociata nei pressi delle Isole Cheradi (come accertò successivamente una Commissione d’inchiesta) e subito s’inabissò. Dalla vicina Isola di San Paolo, appena udito lo scoppio e visto che il rimorchiatore rapidamente affondava partirono immediatamente tutti i mezzi disponibili per recarsi sul posto e portare soccorso ai naufraghi.
Sul rimorchiatore, al momento dello scoppio si trovavano 148 uomini, tra equipaggio, personale di passaggio e militari che si recavano in franchigia, di questi, 51 furono i feriti e 97 furono i morti e gli scomparsi.
"È importante ricordare questi eventi, seppure luttuosi, servono soprattutto a ricordare a tutti, e specialmente ai più giovani, che il Paese e le sue libertà, così come oggi noi le viviamo, è il frutto dell’opera e del sacrificio di molti uomini, marinai che ci hanno preceduto, come i 97 ragazzi del regio rimorchiatore Sperone che sono stati meno fortunati di noi, che vanno per questa ragione, onorati e ricordati". Queste le parole del comandante marittimo sud, ammiraglio di divisone Salvatore Vitiello.