362 anni di tradizioni, i Granatieri rispettano l’impegno assunto 245 anni fa

(di Stato Maggiore Esercito)
19/02/21

Ieri mattina, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma, la più antica unità militare d’Europa e dell’Esercito Italiano, i “Granatieri di Sardegna”, ha onorato per il 245° anno l’impegno preso nel lontano 1776: celebrare una messa in suffragio di don Alberto Genovese, duca di San Pietro nell’anniversario della sua morte.

Al fine di rispettare le misure per il contenimento del Covid 19, la cerimonia è stata celebrata mantenendo le previste distanze interpersonali e senza il tradizionale sfilamento delle truppe da Viale Castro Pretorio a Piazza della Repubblica.

Alla cerimonia hanno preso parte autorità politiche, militari e civili, tra le quali capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, l’ex sottosegretario di Stato alla Difesa, on. Domenico Rossi, il segretario del consiglio supremo di Difesa, generale Rolando Mosca Moschini, il comandante delle Forze Operative Sud, generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota, il comandante della polizia locale di Roma Capitale, dott. Ugo Angeloni, il comandante della brigata “Granatieri di Sardegna”, generale di brigata Liberato Amadio, rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e cittadini romani. Significativa la presenza dei discendenti in linea diretta di don Alberto Genovese, a dimostrazione di un attaccamento a una tradizione ultracentenaria che li ha sempre visti partecipi e vicini ai “Giganti con gli Alamari”.

Patrizio sardo, padre di Alberto, il 10 luglio 1744, don Alberto Genovese costituì a Cagliari, a sue spese, il reggimento di Sardegna con il fine di garantire la sicurezza dei coloni appena approdati sull’isola di San Pietro, prospiciente le coste sarde. Nel 1776, suo figlio donò al reggimento 120.000 lire vecchie di Piemonte, fissando l’uso della loro rendita in apposita scritta “testamentaria” per la costituzione e la successiva manutenzione della musica reggimentale, nonché per aiutare le vedove dei soldati caduti. Dispose, altresì, che venisse celebrato: “perpetuamente… anniversario in suffragio ed in memoria di esso, Sig. Duca Alberto, nel giorno anniversario della di Lui morte”. La volontà del duca di San Pietro nel porre il soldato e la sua famiglia al centro del suo testamento sono ancora oggi una priorità dell’Esercito.

I “Granatieri” sono una specialità dell’Arma di Fanteria dell’Esercito Italiano, partecipano e concorrono alle principali missioni internazionali in cui la Forza Armata è impegnata. Oggi, gli uomini e le donne di questo Corpo sono impegnati con il comando del raggruppamento “Lazio e Abruzzo” nell'ambito dell’operazione "Strade Sicure" e forniscono, con il concorso di altri reparti dell’Esercito, circa 2.000 militari in supporto alle Forze dell'Ordine, assicurando una quotidiana presenza sul territorio della Capitale, nel Lazio ed in Abruzzo.

Alle molteplici attività operative/addestrative, si aggiungono i più importanti servizi presidiari della Capitale e di alta Rappresentanza presso le più importanti Istituzioni nazionali. Fedeli alle tradizioni di valore e di prestigio, i "Granatieri di Sardegna" hanno costellato la loro trisecolare storia di atti di eroismo ovunque fosse stato loro ordinato di combattere. Depositari della più antica tradizione militare dell'Esercito, dal lontano 1659, passando per l’unità nazionale del 1861, per Roma e l’Italia ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre!