Nei giorni scorsi, a largo delle coste del Togo, Nave Luigi Rizzo ha ultimato un’esercitazione congiunta di anti-pirateria con la Marina Togolese.
Innescata la catena d’allarme da parte della centrale operativa di Lomé, a seguito della segnalazione di un’imbarcazione pirata (simulata dall’hurricane organico di Nave Rizzo), sono intervenuti tempestivamente sul posto la FREMM, il pattugliatore Oti e un mezzo minore tattico della Marina Togolese. Manovre cinematiche ravvicinate e simulazioni di attacchi asimmetrici di superficie sono stati gli elementi chiave di questa realistica attività addestrativa di "joint vessel interdiction".
"Thank you for choosing Lomé for this historical and memorable call. May this call strengthened the relationship between our navies." Così il comandante della Base Navale, cdr. Atatoum Babaté, ha salutato l’equipaggio della fregata italiana al termine della sosta in porto. Difatti si è trattata della prima sosta nel sorgitore africano da parte di una nave della Marina Militare Italiana.
Questa preziosa occasione addestrativa si colloca nel più ampio contesto di cooperazione tra la Marina Militare e le marine dei paesi rivieraschi del Golfo di Guinea, nuovo hotspot della pirateria mondiale. A conferma di ciò lo scorso 23 aprile, si è verificato un attacco ai danni della M/N CONTSHIP NEW battente bandiera cipriota. Scongiurata la presenza di pirati a bordo e di feriti tra i membri dell’equipaggio, Nave Rizzo, che al momento dell’evento era in pattugliamento a circa 350 miglia di distanza, ha diretto le operazioni di supporto e scorta al mercantile verso il sorgitore di Lomè. Una volta giunta nelle acque territoriali togolesi, la nave portacontainer è stata assistita dalle autorità locali fino all’ormeggio in porto.