Dopo tre mesi di operazioni nelle acque del Golfo di Guinea, nell'ambito dell'Operazione Gabinia, Nave Foscari ha fatto il suo rientro nel porto di Augusta.
Guidato dal capitano di fregata Giampietro Lungarella, il pattugliatore classe “Comandanti" ha svolto la propria missione di sorveglianza nelle acque del golfo a tutela delle rotte commerciali e degli interessi nazionali a contrasto del fenomeno della pirateria marittima.
Il sottotenente di vascello Mirko Nocifora, ufficiale di rotta dell'unità, racconta la propria esperienza:
“È stata una missione indubbiamente impegnativa per tutto l'equipaggio in un tratto di mare di non comune dislocazione per le nostre unità. L'equipaggio ha lavorato magistralmente anche in acque e porti sconosciuti, conducendo navigazioni in acque tortuose come quelle dell'Estuaire du Gabon, il ristretto Canal de Vridi e, infine, l'ingresso nel porto di Lagos (Nigeria) tramite il Commodores Channel e Badagry Creek.
Questa missione ci ha arricchito in molti modi. La visita all'Istituto St. Bakhita School Complex Atua Magna del Ghana ci ha permesso di conoscere i bambini della scuola che, incuriositi dalla nostra presenza e abbandonata ogni forma di timidezza, hanno lasciato i banchi di scuola per correrci incontro ad abbracciarci. Emozioni molto forti per i membri dell'equipaggio che, con entusiasmo, si sono messi all'opera per ripristinare gli impianti di illuminazione delle aule, riuscendo a regalare, a fine giornata, un ammirato sguardo di stupore agli alunni, grati per quella luce artificiale che gli avrebbe finalmente permesso di poter studiare anche nelle ore serali".
Una missione nella missione quella di Nave Foscari nel Golfo di Guinea che ha fuso l'impegno operativo con quello umanitario anche attraverso la consegna di attrezzature mediche, donate dalla Fondazione Rava NPH Italia Onlus al rappresentante della direzione dell'Ospedale militare d'Akanda di Libreville (Gabon).
Nel corso della missione, Nave Foscari ha svolto anche un'intensa attività addestrativa con le marine dei paesi rivieraschi e con gli assetti aeronavali stranieri presenti nel Golfo di Guinea. L'obiettivo principale è stato quello di potenziare cooperazione e interoperabilità con partners stranieri per promuovere, attraverso attività congiunte, la salvaguardia del libero commercio e della navigazione nell'area. Le soste in porto hanno rappresentato, inoltre, importanti occasioni per intessere una rete di contatti con le autorità politiche e militari italiane e locali, che hanno espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dall'unità e sottolineato l'importanza della presenza della Marina Militare lungo le coste africane.