Con la partenza di Nave Alliance, avvenuta nei giorni scorsi per condurre attività idrooceanografica e di ricerca nell’Oceano Artico, diventano 11 le navi della Marina impegnate in
attività fuori dal Mar Mediterraneo, in un'area che si estende anche oltre al concetto geopolitico e geostrategico di Mediterraneo Allargato.
La fregata Fasan in nord America per attività addestrativa congiunta con la U.S. Navy, la fregata Margottini nel Mare del Nord per l'esercitazione di difesa da missili balistici denominata
Formidable Shield (FOSH), la nave anfibia San Marco in nord Europa per la partecipazione a una esercitazione interforze multinazionale che vedrà la prima attivazione del Littoral Expeditionary Group (LEG), la fregata Rizzo in Oceano Indiano per l’Operazione di sicurezza marittima Agenor, il pattugliatore polivalente d'altura Morosini nel Mar Cinese meridionale per la campagna indopacifica, il pattugliatore d'altura BORSINI in Golfo di Guinea ambito Operazione antipirateria Gabinia, il cacciatorpediniere Duilio nel Mare del Nord in attività con Marine Alleate e i 3 pattugliatori costieri classe Esploratore in Sinai nella Multinational Force & Observers (MFO).
Sulle navi in attività fuori dal Mediterraneo sono imbarcati anche 8 elicotteri dell'Aviazione Navale e 6 squadre di abbordaggio della brigata marina San Marco, con un totale di personale coinvolto, compresi gli equipaggi, di oltre 1.200 tra uomini e donne. Un impegno fuori dagli stretti, in continuità con la consolidata partecipazione attiva alle operazioni internazionali in atto nel bacino Mediterraneo, quali Irini dell’UE, Sea Guardian e Noble Shield della NATO unitamente alla condotta delle attività nazionali tra cui la Vigilanza Pesca e le operazioni Mediterraneo Sicuro e Fondali Sicuri. Prosegue così l'azione sul mare, sotto il mare e dal mare della Marina per la tutela degli interessi nazionali e la salvaguardia della sicurezza marittima in tutta le aree di prioritario interesse strategico.