Mercoledì 17 alle 21.00 "Taiwan: il Xi-Day si avvicina?"

16/01/24

La vittoria di William Lai nelle elezioni taiwanesi ha provocato importanti reazioni da parte della Cina che ha espresso il proprio disappunto, sostenendo che il Partito Democratico Progressista di Lai non rappresenta l'opinione pubblica tradizionale dell'isola e che le elezioni non cambieranno l'inevitabile riunificazione. Il portavoce dell'Ufficio per gli Affari di Taiwan, Chen Binhua, ha ribadito l'opposizione a qualsiasi tentativo di indipendenza taiwanese.

Lai ha promesso di difendere Taiwan dalle "intimidazioni" cinesi e ha affermato il diritto del popolo taiwanese di scegliere il proprio presidente.

In risposta alla vittoria, l'Unione europea si è congratulata con Taiwan per la partecipazione popolare alle elezioni, sottolineando l'importanza della pace e della stabilità nell'omonimo Stretto per la sicurezza regionale e globale. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ricordato che gli USA non sostengono l'indipendenza di Taiwan.

Nonostante le tensioni, un conflitto reale o un'invasione di Taiwan da parte della Cina sono considerati improbabili al momento. Secondo diversi analisti, la Cina cercherà di bilanciare le intimidazioni verso Taipei con la necessità di stabili relazioni con Washington.

Con una guerra sempre più "mondiale" in corso, il presidente cinese rimanderà dunque la promessa di riunificare l'isola "ribelle" al 2049 (centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese ed anno limite entro cui è stata promessa l'azione politico-militare) o ne approfitterà per risolvere la questione in anticipo?

Ne discuteremo mercoledì 17 gennaio alle 21.00 assieme al gen. Giuseppe Morabito ed al c.amm. Andrea Mucedola.

Vi aspettiamo!

Foto: MoD Cina