Incontro bilaterale tra l’Aeronautica Militare e la Forza Aerea Svizzera

(di Aeronautica Militare)
26/01/24

Nei giorni 22 e 23 gennaio si è svolta in Italia una visita di lavoro tra i rappresentanti dei vertici dell’Aeronautica Militare e della Forza Aerea Svizzera per discutere dei principali temi che caratterizzano la cooperazione bilaterale nel settore aeronautico.

Nell’occasione, il capo di stato maggiore AM generale di squadra aerea Luca Goretti ha ricevuto la delegazione svizzera guidata dal suo omologo, major general Peter Merz. La visita si inserisce nel solco del rafforzamento dei rapporti bilaterali, già fondati su una stretta cooperazione nei settori operativi, addestrativi ed esercitativi. Le discussioni si sono incentrate sull’addestramento e sull’incremento del livello di interoperabilità, anche in previsione della transizione nei prossimi anni della Forza Aerea Svizzera verso una capacità aerea di 5^ generazione, con l’entrata in servizio dei velivoli F-35A a partire dal 2027. La futura comunalità di aeromobili crea, infatti, fin da subito, numerose opportunità per potenziare ulteriormente i percorsi collaborativi tra le forze aeree di due paesi confinanti. 

Al fine di approfondire le tematiche di interesse comune e mostrare le eccellenze dell’AM in specifici settori, il programma ha previsto l’effettuazione di due visite conoscitive presso alcuni reparti dell’AM.

Nel pomeriggio del primo giorno, la delegazione, accompagnata dal generale di brigata aerea Roberto Del Vecchio, si è recata in visita alla divisione aerea di sperimentazione aeronautica e spaziale (DASAS) di Pratica di Mare dove è stata accolta dal generale di divisione aerea Alessandro De Lorenzo. L’evento ha permesso di illustrare le capacità dei reparti dipendenti, fornendo una panoramica sui principali programmi e sulle attività di studio, sperimentazione, collaudo e supporto alla ricerca di nuovi sistemi e materiali aeronautici e spaziali, avviati anche in sinergia con altri centri di ricerca nazionali e internazionali.

Il giorno 23 gennaio si è svolta la visita all’aeroporto militare “M.O. Giovanni Farina” di Decimomannu. La delegazione è stata ricevuta dal comandante del reparto sperimentale e di standardizzazione tiro aereo (RSSTA) colonnello Federico Pellegrini, dal comandante del Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze Salto di Quirra (PISQ) generale di brigata Aerea Davide Marzinotto e dal capo di stato maggiore del comando delle scuole AM/3^ regione aerea, generale di brigata aerea Edi Turco. L’evento ha consentito di presentare il programma addestrativo per la formazione di Fase IV dei piloti militari presso l’International Flight Training School (IFTS) e le innovazioni poste in essere per l’addestramento avanzato e multi-dominio nell’ambito del programma OTI (Operational Training Infrastructure). Unitamente ad una visita presso il campus IFTS e ad un briefing generale sulle suddette iniziative e loro sinergie, il generale Merz ha preso parte ad una missione addestrativa a bordo del velivolo T-346 in dotazione al 212° gruppo volo, al fine di apprezzarne direttamente e di persona le straordinarie prestazioni di volo del velivolo e le innovative peculiarità addestrative dell’interazione tra la missione di volo e i sistemi a terra di simulazione integrati.

Nel complesso, l’incontro ha rappresentato un’occasione per un proficuo scambio di vedute ed informazioni tra le due Aeronautiche. Le proposte avanzate da entrambe le parti, per una sempre più stretta cooperazione in specifici settori, consolida la posizione dell’AM in ambito internazionale quale punto di riferimento e provider per la formazione e l’addestramento avanzato. Prima della ripartenza, il generale Merz ha voluto ringraziare le autorità italiane per il clima di profonda collaborazione e per l’ospitalità ricevuta durante l’intera permanenza in Italia.

L’Aeroporto militare di Decimomannu, sede del reparto sperimentale e di standardizzazione tiro aereo (R.S.S.T.A), dipende gerarchicamente dal Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze del Salto di Quirra (Perdasdefogu), e dal comando Aeronautica Militare per la regione autonoma Sardegna (CAMRAS) per le funzioni presidiarie e di coordinamento con gli altri enti AM presenti sull’isola. Dal comandante R.S.S.T.A dipendono il distaccamento aeroportuale di Alghero, il poligono di Capo Frasca, la sezione deposito armamenti Serrenti e i nuclei osservazioni meteo di Capo Bellavista, Capo Caccia e Capo Carbonara, ubicati fuori dal sedime aeroportuale di Decimomannu. Il R.S.S.T.A. coordina, gestisce e controlla le attività di volo dei reparti dell’Aeronautica Militare, delle altre FF.AA. e dei Paesi Alleati, garantendone altresì il supporto logistico/amministrativo. È la sede dell’80° centro Search and Rescue e del 212GV/I.F.T.S., eccellenza nell’ambito dell’addestramento avanzato al volo, frutto della compartecipazione tra Aeronautica Militare e l’azienda Leonardo.

Il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ), costituito nel 1956 e dipendente dal comando logistico, opera con personale proveniente dalle Forze Armate (FF.AA.) e assicura l’addestramento avanzato delle FF.AA. nazionali e straniere, oltre ad ospitare l’esecuzione di prove sperimentali, di test e di sviluppo di sistemi prototipici e sperimentali e collaborare con enti scientifici ed universitari nazionali, realtà industriali estere e Società civili operanti nel settore della difesa e non. Collabora, inoltre, con Enti Istituzionali, associazioni di volontariato, Protezione civile, Soccorso Alpino e speleologico, Università ed altri enti al fine di garantire un addestramento per la capacità di gestione congiunta delle emergenze e tutela del territorio e per lo sviluppo sinergico di progetti di valenza duale nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico. Favorisce lo sviluppo di collaborazioni nel settore spazio con il distretto aerospaziale della Sardegna e con il CRS4 (centro di ricerca sviluppo e studi superiori in Sardegna). Con i sensori dislocati nel suo territorio è parte integrante del programma europeo per il monitoraggio dei detriti spaziali denominato Space Surveillance and Tracking (SST). Grazie al programma OTI (Operational Training Infrastructure), si pone quale sede d’eccellenza per l’addestramento avanzato di piattaforme di volo di 5a generazione e per l’integrazione multiruolo delle stesse in scenari realistici e complessi sempre più sfidanti.