Dopo due intense settimane di attività in mare nelle acque dello Ionio e del Canale di Sicilia, giunge al termine l’undicesima edizione dell’esercitazione Dynamic Manta, format addestrativo NATO per quanto concerne la lotta antisommergibile.
Assetti navali, aerei e subacquei di nove nazioni alleate hanno partecipato alle attività sotto l’egida dello Standing NATO Maritime Group 2 (SNMG2), detentore del comando tattico delle forze di superficie per tutta la durata dell’esercitazione.
"Come comandante di SNMG2, la Dynamic Manta ha rappresentato un’inestimabile opportunità per testare sia la prontezza e l’addestramento delle unità sotto la mia direzione, sia la capacità di comando e controllo esercitata tramite il mio staff, elemento fondamentale nel contesto di uno scenario complesso multi-dominio come quello ricreato nell’ambito della Dynamic Manta 24. In sintesi, un evento ideale per mettere alla prova tattiche e procedure, migliorare la nostra interoperabilità e le nostre capacità a contrastare la minaccia subacquea, e al contempo fornire ai nostri sottomarini la possibilità di addestrarsi contro avversari altamente capaci", ha riportato il contrammiraglio Pasquale Esposito, force commander di SNMG2.
Lo sviluppo di uno strumento securitario marittimo bilanciato, moderno e pronto a rispondere alle esigenze poste dallo scenario geostrategico non può prescindere dal vaglio di esercitazioni complesse come la Dynamic Manta, strutturate apposta per testare le catene di comando e controllo, le prestazioni dei mezzi e degli equipaggi, e le tecnologie in uso a bordo delle unità, al fine di migliorare le procedure, addestrare il personale, e capire su quali gap tecnologici è necessario concentrare gli sforzi di ricerca e sviluppo.
Un vanto per l’Italia aver ospitato anche quest’anno la DYMA, che ha visto partecipare come assetti nazionali tre unità navali (il pattugliatore polivalente d’altura Francesco Morosini, nave di bandiera di SNMG2, il cacciatorpediniere Luigi Durand de la Penne e la fregata antisommergibile Carlo Margottini), due sottomarini, e due elicotteri di base presso la stazione elicotteri di Catania, confermando l’attenzione che il Paese pone in ogni aspetto della sicurezza e della Difesa, nonché l’impegno verso l’Alleanza, al fine di sviluppare in modo sempre maggiore la coesione e le capacità di Difesa comune dei paesi del Patto Atlantico.