Lunedì 29 aprile, presso il “Cortile dei Trasvolatori” di Palazzo Aeronautica, si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne alla guida della direzione per l’impiego del personale militare (DIPMA), tra il generale di divisione aerea Fabio Sardone ed il generale di squadra aerea Francesco Vestito. All’evento, svoltosi alla presenza del generale di squadra aerea Luca Goretti capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, hanno partecipato numerose autorità, ospiti, familiari ed una rappresentanza del personale militare della DIPMA.
Nel saluto di commiato, il direttore uscente, dopo aver ringraziato gli ospiti per la loro partecipazione, ha evidenziato quanto l’incarico di direttore della DIPMA sia stato sfidante e stimolante: “lascio oggi l’incarico dopo oltre due anni di intenso lavoro in un settore […] regolato da norme di rango diverso e pervaso da interessi concorrenti tutti ugualmente meritevoli di tutela”. Un incarico, ha ricordato il generale Sardone, che ha rappresentato “un momento di profonda crescita professionale, con l’opportunità di meglio comprendere il tessuto umano che rende la Forza Armata quello che è, vale a dire una Forza Armata dinamica, tecnologicamente avanzata e proiettata al futuro grazie alla professionalità, alla specializzazione e all’agilità del personale che la popola”.
Il direttore uscente ha proseguito il suo intervento ringraziando il capo di stato maggiore dell’ Aeronautica, i comandanti ed i capi degli organismi di vertice per “il sostegno e la fiducia necessaria a portare avanti il difficile compito, per essere stati sempre disponibili all’ascolto delle ragioni ed al supporto dell’azione della Dipma. […] La collaborazione e il dialogo avuto con tutti voi è stato il valore principale che ha reso possibile alla direzione di operare cercando di fare il meglio per l’Aeronautica Militare, alla ricerca del sempre più difficile equilibrio tra le esigenze operative che si ampliano e le risorse umane che si contraggono”.
Rivolgendosi poi alle donne ed agli uomini della Dipma, il direttore uscente ha rivolto loro un ringraziamento “per aver reso possibile i risultati conseguiti. […] Insieme abbiamo trasformato opportunità in risultati concreti. […] Quando un cigno si muove maestoso e senza apparente sforzo sull’acqua può farlo solo perché sotto ci sono le zampe palmate che fanno in silenzio, nell’ombra e nascoste, il loro diturno laborioso lavoro. […] Abbiamo operato in condizioni difficili e in presenza di una dinamica demografica svantaggiosa dovendo gestire gli effetti della contrazione dei reclutamenti prevista dalle norme a fronte di una situazione internazionale che richiede uno sforzo incrementale, in una fase di espansione della capacità della Forza Armata verso la naturale estensione del dominio aerospaziale”.
Il generale Sardone, infine, augurandosi che il cammino sin qui percorso sia utile al direttore subentrante per guidare la direzione verso più elevati traguardi, si è rivolto al generale Vestito dicendo: “Francesco […] ti auguro che l’incarico riservi a te tutte e anzi maggiori soddisfazioni di quelle che ha saputo dare a me, sono certo che il personale della Dipma ti saprà supportare”.
Il generale Vestito, nel ringraziare il capo di stato maggiore dell’Aeronautica per la fiducia accordata, si è detto “prontissimo a prendere questo incarico di prestigio. È un onore per me. Attraversare i tre archi e leggere i nomi di chi ci ha preceduto, ci induce ad avere il massimo rispetto per loro e la Bandiera di questa meravigliosa Aeronautica Militare. […] So che qui c’è gente molto capace che porta avanti un compito di assoluto rilievo per la Forza Armata, quello del personale”. Ricordando poi i tanti cambiamenti che hanno caratterizzato e continuano a connotare l’Aeronautica Militare, il generale Vestito ha evidenziato che “il disagio sociale impone delle riflessioni, un ascolto verso le esigenze delle persone nel rispetto della massima operatività della Forza Armata. Un dialogo assertivo, caratterizzato dal senso di etica e di trasparenza che ci devono sempre caratterizzare, perchè rappresentiamo un modello per la società”.
Intervenendo a conclusione della cerimonia, il generale di squadra aerea Luca Goretti ha sottolineato l’importanza dell’evento in quanto “racchiude una cosa essenziale per l’Aeronautica Militare, vale a dire il governo del personale. Noi possiamo cambiare i mezzi, possiamo adottare velivoli di quinta generazione, pensare alla sesta generazione ma se non pensiamo al personale di fatto tutto questo è vano”.
Il capo di stato maggiore dell’Aeronautica ha quindi ringraziato il generale Sardone per il lavoro svolto: “Fabio ti meriti veramente un grosso applauso per quello che hai fatto. […] Non è facile gestire le persone perché le persone non sono delle macchine, le macchine si possono pilotare, si possono guidare, si possono indirizzare, le persone vanno affrontate con la giusta serietà perché dietro ogni persona c’è una famiglia, dietro una persona c’è un’aspettativa. […] Certe volte dobbiamo fare scelte amare perché è necessario per il bene della Forza Armata, che è prioritario, ma dobbiamo guardare esattamente le legittime aspettative del personale, perché oggi come oggi è un fattore determinante”.
Rivolgendosi poi al personale della Dipma, il generale Goretti ha ricordato quanto il lavoro della gestione del personale non sia né semplice né banale e sconato: “[…] Avete fatto un lavoro strepitoso, un lavoro veramente eccezionale e di questo ne sono fiero perché la trasformazione dell’Aeronautica Militare di quinta generazione comporta anche una trasformazione del modo di impiegare il personale, attraverso una ricerca mirata di quello che effettivamente serve, per capire esattamente in che modo noi possiamo far crescere il personale per essere al passo con quello che la tecnologia ci offre”.
Il capo di stato maggiore, infine, ha augurato buon lavoro al neo direttore dicendo: “Francesco, sono convinto che farai bene il tuo lavoro, la scelta non è stata casuale perché ritengo che sei la persona più indicata, in questo momento di grande trasformazione della Forza Armata, per capire esattamente come fare bene l’impiego del personale. […] Dobbiamo crescere, compatti, tutti quanti insieme per essere un elemento di riferimento nella compagine del nostro Stato. Oggi come oggi abbiamo bisogno di valori, abbiamo bisogno di regole, abbiamo bisogno di motivazione e l’Aeronautica Militare racchiude in sé tutta questi elementi. […] Costa fatica, costa lavoro, costa sudore ma lo dobbiamo fare non soltanto per il bene e la tutela delle persone che impieghiamo ma soprattutto per la nostra Bandiera e per quello che rappresenta l’Italia anche in campo internazionale”.