Pillole di cerimoniale: l’esposizione delle bandiere all’esterno degli edifici pubblici

(di Eleonora Spalvieri*)
18/10/24

Da giugno a settembre non sono riuscito a far eliminare questo obbrobrio”: questa, una delle tante segnalazioni arrivate in redazione, che offrono lo spunto per affrontare un tema a volte sottovalutato, ma di interesse per molti, riguardante la corretta esposizione delle bandiere istituzionali presso le sedi di edifici pubblici.

In rete, naturalmente, si trovano diversi articoli al riguardo. Ciò che si scriverà di qui a breve non ha certo la presunzione di risultare nuovo rispetto ai suddetti, ma, dato il contesto in cui esso avviene (un quotidiano telematico rivolto, in particolar modo al mondo della difesa e, quindi, militare) ha la speranza di poter essere un aiuto in più per chi ad esso vorrà far riferimento.

La bandiera, si diceva: iniziamo con il dire che essa, unitamente all’inno nazionale, al Presidente della Repubblica ed al Milite ignoto, costituisce uno dei simboli dello Stato.

La tematica relativa alla sua esposizione all’esterno di edifici pubblici è disciplinata dalla legge 5 Febbraio 1998 n.22. Essa, in particolare, prevede che1:

  • ogni edificio o sede di amministrazioni pubbliche rechi all'esterno pennoni dove affiggere la bandiera italiana e, dopo la successiva legge n.121 del 7 Aprile 2000, anche quella dell’Unione Europea;
  • i vessilli siano esposti in buono stato e correttamente dispiegati, che su ciascuna asta vada esposta una sola bandiera e che né su di essa né sull'asta vi siano scritte o figure di alcun tipo;
  • infine si prevede che ogni ente designi responsabili alla verifica della corretta esposizione e che l'amministrazione ricopra il ruolo di controllo sull'operato dei suddetti.

La bandiera italiana e quella europea vanno esposte:

  • all'esterno degli organi costituzionali e di rilievo costituzionale;
  • la sede del Governo allorché il Consiglio dei Ministri è riunito;
  • i Ministeri; i consigli regionali, provinciali e comunali, in occasione di riunioni;
  • gli uffici giudiziari;
  • le scuole di ogni ordine e grado;
  • le sedi degli organi centrali di ogni facoltà di ciascuna università statale.

In tali casi, la bandiera italiana assume la prima posizione a destra (a sinistra per chi guarda) e, accanto ad essa, quella europea.

Le suddette bandiere vengono inoltre esposte: all’esterno degli edifici ove hanno sede i commissari del Governo presso le regioni e i rappresentanti del Governo nelle province (ove previsti); all’esterno delle sedi degli altri uffici periferici dello Stato di livello dirigenziale generale o dirigenziale, aventi una circoscrizione territoriale non inferiore alla provincia; all’esterno delle sedi centrali delle autorità indipendenti e degli enti pubblici di carattere nazionale, nonché di loro uffici periferici.

La bandiera della Repubblica italiana e quella dell'Unione europea vengono altresì esposte all'esterno dei seggi elettorali durante le consultazioni e all'esterno delle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero.

Le bandiere vengono, ancora, esposte sugli altri edifici sede di uffici pubblici ed istituzioni nelle seguenti giornate: 7 gennaio (festa del tricolore), 11 febbraio (patti lateranensi), 25 aprile (liberazione), 1° maggio (festa del lavoro), 9 maggio (giornata d’Europa), 2 giugno (festa della Repubblica), 28 settembre (insurrezione popolare di Napoli), 4 ottobre (Santo Patrono d’Italia), 4 novembre (festa dell’unità nazionale); 24 ottobre (giornata delle Nazioni Unite) unitamente alla bandiera delle Nazioni Unite; in altre ricorrenze e solennità secondo direttive emanate caso per caso dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero, in ambito locale, dal prefetto.

In segno di lutto le bandiere esposte all’esterno sono tenute a mezz’asta. Possono adattarsi all’estremità superiore dell’inferitura due strisce di velo nero.

Come si espongono le bandiere2

  1. La bandiera nazionale e quella europea, di uguali dimensioni e materiale, sono esposte affiancate su aste o pennoni posti alla stessa altezza.
  2. La bandiera nazionale è alzata per prima ed ammainata per ultima ed occupa il posto d'onore, a destra ovvero, qualora siano esposte bandiere in numero dispari, al centro. Ove siano disponibili tre pennoni fissi e le bandiere da esporre siano due, è lasciato libero il pennone centrale.
  3. La bandiera europea anche nelle esposizioni plurime occupa la seconda posizione, come pure si diceva più sopra.

Alcuni esempi grafici3e di schema4:

Esposizione quotidiana della bandiera nazionale ed europea a Palazzo Chigi: la bandiera italiana assume il posto d'onore a destra.

Bandiera dello Stato del Vaticano a Palazzo Montecitorio in occasione della visita del Pontefice, 14 novembre 2002: la bandiera italiana assume il posto centrale. Per ragioni di cortesia alla sua destra viene collocata la bandiera del Paese estero.

Bandiera di Roma Capitale unitamente alla bandiera nazionale ed europea in edificio comunale

Quotidianamente su sedi statali: la bandiera italiana assume la prima posizione a destra (a sinistra per chi guarda) con accanto la bandiera europea

Alla presenza di un ospite straniero su sedi statali: il tricolore è al centro, mentre la prima posizione a destra viene occupata dalla bandiera ospite per ragioni di cortesia se l'autorità che viene in visita ha rango pari o superiore rispetto al padrone di casa.

Alla presenza di un ospite straniero appartenente all'Unione Europea su sedi statali: la bandiera italiana cede la posizione centrale alla bandiera europea e la bandiera ospite occupa la prima posizione a destra.

Quotidianamente su sedi Regionali, Provinciali, Comunali: le bandiere, i vessilli e i gonfaloni tradizionali delle Regioni, delle province e dei Comuni devono affiancare la bandiera della Repubblica. Avremo quindi a destra la bandiera europea, quella italiana al centro e a sinistra la bandiera della Regione/Provincia/Comune.

In presenza di quattro pennoni su sedi Regionali, Provinciali, Comunali: esposizione quotidiana nelle sedi di Comuni e Province appartenenti a Regioni che prevedono l'esposizione della propria bandiera in tutti gli edifici pubblici nel territorio regionale: in questo caso avremo la bandiera regionale in prima posizione a destra, a seguire quella italiana, quella europea e, in ultimo, quella provinciale/comunale.

Alla presenza di un ospite straniero su sedi Regionali, Provinciali, Comunali: in occasione di una visita di un ospite straniero di rango superiore o pari a quello dell'ospitante, per ragioni di cortesia e per consuetudine internazionale, nel periodo strettamente connesso alla durata della visita la bandiera nazionale cede la posizione d'onore all'ospite, che sarà quindi collocato tra la bandiera europea e quella italiana. Se il rango dell'ospite è inferiore, le posizioni della bandiera italiana e di quella ospite si invertono. La bandiera di Regione/Provincia/Comune è comunque in quarta posizione.

 

*Eleonora Spalvieri è laureata in Lingue e letterature moderne. Ha conseguito il master universitario di primo livello in “HR Specialist- Professionisti per le Risorse Umane”. Ha frequentato, tra l’altro, il Corso in “Esperto in Cerimoniale e Protocollo nazionale ed internazionale” presso la SIOI- Società italiana per l'organizzazione internazionale. Parla fluentemente inglese, francese e spagnolo, nonché la LIS-lingua italiana dei segni.

  

1 “Il cerimoniale. Il cerimoniale moderno e il protocollo di Stato. Regole scritte e non scritte”, di Massimo Sgrelli.

2 Art. 2 del D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 - Regolamento recante disciplina dell'uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell'Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici. - Capo I - Esposizione delle bandiere all'esterno degli edifici pubblici.