Gli assetti impiegati nell'Operazione Sea Guardian, avviata nel 2016 come proseguimento della precedente Active Endeavour, hanno il compito di sorvegliare le rotte marittime che interessano l'area di riferimento (Sloc: Sea Lines of Communication) contribuendo attivamente alla sicurezza collettiva degli Alleati e dei partner della NATO.
Nave Carlo Margottini è la seconda FREMM (Fregata Europea Multi Missione) in versione ASW (Anti-Submarine Warfare) idonea alla condotta dell'operazione, considerata la dotazione a bordo dell'unità di sofisticati sistemi sensoristici e di combattimento, nonché di un elicottero EH101 e di un team di sicurezza specialistico appartenente alla brigata marina San Marco.
Questo impegno della Marina Militare sottolinea il ruolo cruciale dell'Italia nelle Operazioni NATO, in particolare per la sicurezza e la stabilità del Mediterraneo Centrale, area di transito di rotte commerciali ed energetiche.
Durante lo svolgimento della missione, Nave Carlo Margottini opera sotto il comando del NATO allied maritime command (MARCOM) di Northwood ed interagisce con assetti aero-navali alleati per garantire un flusso costante di informazioni e coordinare le attività di pattugliamento e controllo di potenziali minacce.
Nell'area di operazioni, infatti, sono presenti anche le unità Regele Ferdinand della Marina Romena e Dubrovnik della Marina Croata, temporaneamente sotto il comando di Nave Margottini che svolgerà anche il ruolo di flagship dell'attività.