Si è svolta ieri, nella base italiana di Shama, la cerimonia di cambio alla guida delle missione italiana bilaterale in Libano (MIBIL) per l’addestramento e la formazione delle Forze di Sicurezza libanesi e renderle più efficaci nel fronteggiare situazione dell’area. Il colonnello Andrea Monti ha ceduto il comando al parigrado Maurizio Settesoldi alla presenza del gen. b. Franco Federici, comandante del Sector West di UNIFIL.
Nel suo discorso di commiato, il col. Monti - primo comandante della MIBIL - ha fatto un bilancio delle attività addestrative svolte ad un anno dall’attivazione della missione.
Oltre 1000 ore di lezione e 13 corsi di vario tipo: dal soccorso sanitario sul campo di battaglia, alla difesa delle installazioni, al controllo della folla e antisommossa, per poi passare alla cooperazione civile e militare ed ai corsi sniper e intelligence e sorveglianza.
“Gli istruttori italiani - ha detto il colonnello Monti - hanno contribuito alla crescita delle capacità operative delle Forze Armate libanesi (LAF) formando oltre 250 militari con attività svolte sia “a domicilio” sia nel nuovo centro di addestramento di As Samayah”.
Tra i corsi più significativi ed ancora in atto quello di “Mountain Warfare” che si tiene presso la Scuola di Combattimento in Montagna di Arz ed è condotto dagli istruttori del Comando Truppe alpine.
I militari di Bolzano stanno svolgendo lezioni pratiche e teoriche sulle più aggiornate tecniche di soccorso, combattimento e sopravvivenza in montagna.
La missione MIBIL deriva da un accordo bilaterale e si inserisce nel più ampio contesto delle iniziative dell’«International Support Group for Lebanon (ISG)».
Il lavoro svolto dai militari italiani della MIBIL si integra con il compito di UNIFIL che sostiene le Lebanese Armed Forces (LAF) nel loro rischieramento nel Sud del paese, le assiste nel progredire verso la stabilizzazione delle aree di crisi.