Nei giorni scorsi, alcuni reparti italiani del contingente nazionale che opera in Afghanistan hanno condotto una complessa esercitazione di Aeromedical Evacuation – MEDEVAC per testare le procedure, il coordinamento e le tempistiche di reazione di tutti i vari assetti che devono intervenire in caso di trasporti sanitari d’urgenza effettuati con l’utilizzo di elicotteri. Una capacità di intervento molto importante nel delicato teatro afgano, che deve essere mantenuta sempre ai massimi livelli di efficienza e prontezza.
L’attività coordinata dal Train Advise Assist Command West (TAAC W), comando a guida italiana inserito nella missione Resolute Support in Afghanistan, ha visto la partecipazione di molte componenti: elementi delle forze speciali, del 4° reggimento alpini paracadutisti, elicotteri NH 90 del task group Fenice, assetti del 66° reggimento fanteria aeromobile Trieste, team Medevac, due equipe chirurgiche dell’ospedale Role 2, elementi di sicurezza areale della task force Arena del 7° reggimento bersaglieri e del Base Operation Center (B.O.C.) dell’Aeronautica Militare per il monitoraggio e la regolamentazione del traffico aereo civile all’interno dell’Aeroporto di Herat.
Il comandante del TAAC W, generale Gianpaolo Mirra, ha seguito da vicino lo sviluppo di tutte le attività esprimendo soddisfazione per il buon andamento dell’addestramento che è stato condotto con un alto elevato livello di realismo e con tempi di reazione dei vari team, benché estremamente ristretti, tutti pienamente rispettati.