Al Sarraj nella notte perde quattro ministri e così Khalifa Haftar diventa sempre più forte. Il ministro del Tesoro, Fakher Boufarna; della Giustizia, Jumua Al Darsi; della Riconciliazione nazionale, Ab-del Jawad Al Obeidi, e dell’Economia e dell’Industria, Abdel Matlub Boufarua si sono dimessi polemicamente.
Al Sarraj e il suo governo, mai accettato dal popolo libico e fortemente imposto a seguito degli accordi raggiunti dall'Onu, ora si troverà a dover affrontare il complicatissimo scenario politico libico e proporre quattro nuovi ministri.
Il "premier" era arrivato via mare, quasi fosse un profugo, cercando in tutti i modi di farsi accettare dal popolo (e dai suoi ministri). Non c'è riuscito, pur avendo una copertura mediatica straordinaria.
I giochi sono ancora aperti: Khalifa Haftar sta dimostrando un dinamismo insospettabile per la sua età e continua l'opera di persuasione sul popolo e sui leader stranieri. Alcune voci darebbero il generale come "poco affidabile", ma il fatto che abbia dimostrato di aver resistito così a lungo sotto embargo, che sia amato da vasti strati del popolo e che riesca a farsi ricevere sia da Mosca che da Washinghton significa che è molto più sagace di quanto si possa immaginare.