La guerra nello Yemen si fa ogni giorno più cruenta. Nella totale indifferenza dei media continuano gli scontri su vasta scala con quotidiano coinvolgimento di civili.
Truppe del Qatar sarebbero in marcia verso la provincia yemenita di Maareb per dare respiro alle forze della Coalizione a guida saudita, da mesi in aperto affanno contro le milizie sciite houti e la Guardia repubblicana, fedele all’ex presidente Saleh.
I rinforzi inviati nello Yemen ammonterebbero a 1000 soldati, 30 elicotteri Apache e circa 200 veicoli blindati ma Doha sarebbe intenzionata ad aumentare ancora il suo contributo per l’immediato futuro.
Il 13 settembre, nella provincia saudita di Najran (al confine con lo Yemen), 3 soldati del Qatar sono stati uccisi in combattimento proprio nelle ore in cui le milizie houti annunciavano la conquista dalla base di Hanjar nella provincia sudoccidentale saudita di Asir. L’ulteriore coinvolgimento di Doha, pianificato da tempo, non poteva essere più contestuale.
Ormai da mesi la guerra è entrata nel territorio di Riad con risultati imbarazzanti per le truppe del Regno. Al fianco dei sauditi oltre ai fedeli yemeniti del presidente sunnita Hadi, sono schierate truppe di Egitto, Kuwait, Bahrein, Giordania, Marocco, Senegal, Sudan e appunto Qatar. Gli Emirati Arabi Uniti si sono ritirati nel giugno scorso. Alla lega sunnita si unisce lo sforzo logistico di Somalia e Gibuti e l’appoggio a 360° dell’Occidente.
Nonostante tutto, i bollettini militari quotidiani continuano ad essere drammatici per la Coalizione che segna il passo su tutti i fronti.
(foto: نسخة تجريبية)