Un convoglio militare siriano è stato attaccato ieri (18 maggio) da caccia della Coalizione a guida USA nel sud della Siria a circa 15 km dal posto di frontiera siro-iracheno di Al Tanf. Secondo quanto riportato dal Pentagono e rimbalzato dai principali quotidiani, il convoglio era diretto verso le postazioni delle milizie del Free Syrian Army schierate nell’area di frontiera ma "nonostante i ripetuti avvertimenti non ha accennato a invertire la marcia".
I dettagli emergono solo oggi mentre Mosca, attraverso il viceministro degli esteri Gatilov, esprime indignazione per l'intollerabile violazione di sovranità.
Fonti occidentali (Telegraph), parlano di un convoglio di 27 carri armati. Fonti siriane fanno invece riferimento a una colonna di 5 carri T-62 e altri veicoli corazzati attaccati da caccia USA provenienti dallo spazio aereo di Amman. Altre fonti militari specificano che i caccia erano giordani.
Secondo Damasco oltre a 6 soldati uccisi, sarebbero stati distrutti due carri e un semovente antiaereo Shilka.
Nel convoglio erano presenti oltre a soldati regolari dell’esercito anche unità delle Forze di Difesa Nazionale, paramilitari iracheni e miliziani Hezbollah.
Non è la prima volta che caccia della Coalizione attaccano militari siriani (Damasco conta oltre 100 morti totali), ma il bombardamento di ieri oltre ad essere stato deliberato sembra sintomatico della crescente tensione nel sud della Siria.
I caccia della Coalizione a guida americana sono di fatto diventati la forza aerea del Free Syrian Army, presente nell’area sotto forma di diverse sigle e gruppi armati.
Pesanti scontri tra l’esercito siriano e i ribelli del Jaysh Assoud Al Sharqiya erano iniziati nel Governatorato frontaliero di Sweida all’inizio della settimana.
Reparti della 12a Brigata corazzata siriana, appartenente alla 5a Divisione e unità della 7a Divisione meccanizzata (che dispone di armi antiaeree), erano avanzate per 40 km verso est, nell’area desertica che costeggia la frontiera con la Giordania.
L’obiettivo di Damasco di recuperare i confini meridionali abbandonati dallo Stato Islamico, sta entrando in collisione con gli interessi delle milizie ribelli e della Coalizione, intenzionati a rafforzare la presenza in quella che dovrebbe diventare un’area cuscinetto filooccidentale.
Al Tanf, ufficialmente conosciuto come Al Waleed, è uno dei tre punti di transito tra Siria e Iraq e ha una grande importanza strategica: è situato sull’autostrada Damasco-Baghdad ed è l’unico punto di passaggio a ridosso anche del confine giordano.
Da luglio 2016, sono segnalate nell’area forze speciali britanniche.
(foto: SAA / U.S. Air Force)