Napoli e il Sud Italia acquisiscono sempre di più un’importanza strategica per la Nato ed è proprio il meridione della nostra penisola che costituirà la base dell’Alleanza deputata a fronteggiare le attuali e future sfide sulla sicurezza globale, in primo luogo quella riguardante la questione delle migrazioni. A presentare questo importante obiettivo del Joint force command che si sta trasformando sotto la guida Nato in un Hub meridionale in grado di assicurare dialogo e stabilità nell’area mediterranea, è stato l’ammiraglio Michelle Howard, comandante del Comando alleato interforze di Napoli. L’occasione per parlare di nuovi obiettivi come anche di strategie consolidate è stata la “Graduation ceremony” con la quale si è concluso il 130° Senior Course del Nato Defence College di Roma, frequentato negli ultimi sei mesi da 54 tra ufficiali e diplomatici provenienti da 19 Paesi dell’Alleanza.
“Le migrazioni destabilizzano solo i Paesi che sono mal equipaggiati, ma noi contiamo sul nuovo Hub meridionale per fronteggiare ogni situazione che si presenterà nel nuovo scenario internazionale”, ha detto l’ammiraglio Howard affrontando il tema di grande attualità della lotta e del contrasto al terrorismo. Nell’occasione sono state ricordate tutte le operazioni Nato in atto in questo momento storico, con una particolare menzione alla Resolute Support in Afghanistan ma anche alle missioni nei Balcani, particolarmente importanti per gli equilibri occidentali che rischiano di essere compromessi da traffici e vicende che coinvolgono l’area più vicina alle porte d’Europa.
Le missioni e le relazioni tra Paesi, rapportate al momento storico attuale, sono oggetto di studio dei corsi senior che, come ricordato dal generale Chris Whitecross, comandante del Nato Defence college, mirano ad approfondire sempre di più le già alte competenze dei partecipanti, per renderli capaci di affrontare “al meglio i principali dibattiti sul ruolo della Nato, sulla sicurezza internazionale e su tutte le questioni regionali e mondiali, grazie alle nozioni ed esperienze trasmesse da autorevoli personalità provenienti dal mondo accademico”.
Il senior course è la principale attività accademica del Nato defence college e, come spiegato ancora dal generale Whitecross “alterna diversi periodi di studio a viaggi di istruzione all’estero – i cosiddetti Field study – nei principali Paesi Nato e nei Paesi partner”.
Insomma, istruzione e ricerca sono le parole chiave del College per formare la futura leadership delle nazioni e far crescere, quantitativamente e qualitativamente, il dialogo e la comunicazione tra istituzioni civili, militari e culturali, al fine di creare una rete che impedisca a chi intende minare la pace e la stabilità mondiale di raggiungere un simile obiettivo.