I carri armati medi alleati: il Lee/Grant M3

(di Francesco Sisto)
08/05/23

L’M3 fu il primo carro armato medio statunitense ad essere fabbricato in grande serie. Venne ideato e progettato intorno al 1940 e divenne operativo nel 1941.

Il mezzo, nella Seconda guerra mondiale, venne ampiamente usato dall’esercito statunitense e dai suoi alleati (in particolare i britannici). Il veicolo ottenne buoni risultati nella campagna del Nordafrica.

I modelli M3 statunitensi furono denominati Lee, in onore del generale confederato Robert Edward Lee, mentre quelli britannici Grant, in ricordo del generale unionista Ulysses Simpson Grant. È bene precisare che furono costruite numerose varianti sia del Lee sia del Grant.

Il veicolo, a partire dal 1943, fu “rimpiazzato” dall’M4 Sherman. La produzione globale di M3 nel corso del conflitto superò i 6000 esemplari.

I tecnici statunitensi per la realizzazione dell’M3 si ispirarono al carro medio M2 (prodotto per la prima volta nel 1939). Infatti, alcune proprietà di quest’ultimo mezzo - principalmente sospensioni e gruppo propulsore - fornirono la base per il Lee e altri veicoli corazzati da combattimento.

È bene sottolineare che il disegno del mezzo fu a lungo criticato dagli stessi statunitensi, ad ogni modo decisero lo stesso di proseguire con la costruzione… essenzialmente perché riuscirono a fabbricarlo in tempi rapidi e (soprattutto) in grandi quantità.

Di fatto, a partire dal 1941 – secondo le stime – si arrivò a costruirne fino a 220 esemplari circa al mese.

I principali difetti del mezzo riguardavano la collocazione del cannone da 75 mm (sistemato in casamatta), l’insufficiente velocità e il suo ingombro. Inoltre, “non ebbe mai organi propulsivi veramente adatti e montò un gran numero di motori diversi”.1

La versione britannica Grant (nella foto seguente, a sinistra) differiva da quella statunitense (nella foto seguente, a destra) per la differente forma della torretta, infatti questa (prodotta nel Regno Unito) fu sostanzialmente adattata alle esigenze dei reparti corazzati britannici: posizionare la radio vicino al comandante.

L’armamento primario del carro – come brevemente accennato in precedenza – era rappresentato da un cannone da 75 mm montato in una casamatta sporgente sulla destra del veicolo; per quanto inopportuna la sistemazione del pezzo, si trattò di un’arma che riuscì egregiamente a tenere testa ai cannoni di pari calibro dei Panzer IV e dei semoventi italiani da 75/18.

Il mezzo corazzato degli alleati, comunque, mostrava al tiro una sagoma superiore rispetto ai carri armati tedeschi e dei semoventi italiani, pertanto risultò più vulnerabile nei combattimenti (malgrado la notevole protezione).

Successivamente sul carro alleato venne montato un cannone da 75 mm M3 (il medesimo dell’M4 Sherman).

L’armamento era costituito anche da un piccolo cannone da 37 mm – un buon pezzo secondo i tecnici – ma il calibro si dimostrò troppo debole per i combattimenti fra mezzi corazzati.

È importante sottolineare che il carro armato M3, in particolare il Grant (anche perché l’idea fu britannica), sostituì il Matilda II per la realizzazione dei Canal Defence Light.

I C.D.L (foto seguente) erano dei M3 Grant equipaggiati con una speciale torretta a lampade ad arco, destinati ad illuminare le linee nemiche durante gli assalti notturni. Il mezzo venne impiegato prevalentemente in Germania.

I canadesi adattarono il design dell’M3 per il loro carro armato Ram. Inoltre, dallo scafo dell’M3 venne ricavato il semovente M7 con obice da 105 mm, e altri veicoli per trasporto truppa e recupero.

L’Unione Sovietica beneficiò anche lei degli M3 grazie alla legge degli affitti e prestiti (Lend-Lease Act); quasi mille carri vennero inviati ai reparti corazzati dell’Armata Rossa fra il 1941 e il 1943.

Alla fine, negli ultimi anni di guerra, il Lee/Grant fu sostituito. Tuttavia, le forze britanniche continuarono a impiegarlo in alcuni scenari fino alla fine del conflitto.

Il carro armato medio M3 pesava 30 tonnellate (la variante Grant era leggermente inferiore di peso). Il mezzo poteva contare su un equipaggio di 7 uomini. Lunghezza 5,64 m, larghezza 2,72 m e altezza 3,12 m (il Grant era più basso).

La corazzatura era: parte anteriore dello scafo, parte anteriore, lati e parte posteriore della torretta 51 mm. 38 mm lati e parte posteriore dello scafo. La potenza del motore era di 340/400 CV (a seconda delle varianti). La velocità massima era di circa 42 km/h.

L’armamento era costituito da 1 cannone da 75 mm, 1 cannone da 37 mm e mitragliatrici Browning M1919A4 da 7,62 x 63 mm.

1 Cfr. C. Falessi e B. Pafi, Il Lee, in Storia illustrata n°145, 1969, p.99

Foto: web