Jared Diamond: Armi, acciaio e malattie

Ed. Einaudipagg. 404 Come ogni buon lettore onnivoro che si rispetti, mi sono da poco imbattuto (grazie all'amico Giuseppe!) in un libro di quelli che non è possibile solo assaggiare ma il cui contenuto, pagina dopo pagina, ti spinge a divorare con voracità.

Come ogni buon lettore onnivoro che si rispetti, mi sono da poco imbattuto (grazie all'amico Giuseppe!) in un libro di quelli che non è possibile solo assaggiare ma il cui contenuto, pagina dopo pagina, ti spinge a divorare con voracità.

Il libro s'intitola "Armi, acciaio e malattie" e il sottotitolo lascia intravvedere con maggior chiarezza il contenuto: "breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni".

L'autore è il Professor Jared Diamond, insegna Geografia all'Università della California a Los Angeles.

Tutto sembra cominciare da una chiacchierata in spiaggia tra il Professor Diamond e un uomo politico della Nuova Guinea, Yali, durante la quale Yali chiede: "come mai voi bianchi avete tutto questo cargo e lo portate qui in Nuova Guinea, mentre noi neri ne abbiamo così poco?"

Yali e i suoi compaesani usavano il termine "cargo" per indicare i beni materiali che venivano commercializzati!

Questa domanda, elaborata nel tempo e grazie alle esperienze di lavoro in giro per il mondo si trasforma in "Perché la ricchezza e il potere sono distribuite così nel mondo?", trova parziale risposta nel libro che comincia con l'analisi delle diverse civiltà emerse nel mondo dall'ultima glaciazione e delle risorse rese disponibili dal territorio che occupavano.

Risorse in termini di piante e animali domesticabili, minerali, ampiezza del territorio, possibilità di scambi culturali con altre civiltà vicine e cosi via.

Il libro è un percorso di conoscenze che va seguito fino alla fine e che ci porta ad approfondire aspetti differenti dello sviluppo della civiltà umana, fino a giungere ai giorni nostri.

Le idee dell'autore sono espresse sempre chiaramente e discusse da diverse angolazioni affinché chi legge si possa fare una sua idea.

Il libro è veramente ottimo anche se credo che manchi un aspetto che a mio parere è stato importante nell'evoluzione delle civiltà, l'effetto delle catastrofi naturali (terremoti, maremoti, tzunami ecc...) sulla evoluzione/regressione delle stesse.

Il mio consiglio è che questo libro non può mancare nella vostra biblioteca.

Buona lettura!

 

Alessandro Rugolo