L’Arma festeggia la “Virgo Fidelis”

21/11/14

Nella mattinata, presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma, si svolgerà la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, celebrata dall’Ordinario Militare, S.E. mons. Santo Marcianò, alla presenza del comandante generale dell’Arma Leonardo Gallitelli, dei vertici dell’Istituzione, di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell'Arma dei Carabinieri, degli organismi di rappresentanza militare, nonché di numerosi carabinieri dei vari gradi in servizio presso i reparti della capitale.

Il rito religioso di Roma sarà preceduto dalla commemorazione dell’anniversario della “Battaglia di Culqualber” con la deposizione di una corona di alloro presso il “Sacrario” del museo storico dell’Arma, in Piazza Risorgimento, da parte del generale Gallitelli e di una rappresentanza di militari.

La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria "Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri", fissandone la ricorrenza al 21 novembre: data in cui la Cristianità celebra la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al tempio ed anniversario della “Battaglia di Culqualber”.

Il 21 novembre del 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero battaglione di carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla bandiera dell’Arma dei carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda medaglia d’oro al valor militare, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla prima guerra mondiale.

Con la Virgo Fidelis, oggi l’Arma celebra anche la “Giornata dell'Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i carabinieri e per l’ONAOMAC (Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri) un concreto momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi, mediante la consegna, nella mattinata, presso la scuola ufficiali di Roma, di onorificenze dell’O.M.R.I. alle vedove nonché borse di studio e premi agli orfani maggiormente distintisi nell’impegno scolastico.

 

La Virgo Fidelis

Con questo nome la Vergine Maria è divenuta Patrona dell’Arma dei Carabinieri dall’11 novembre 1949, data di promulgazione dell’Atto apostolico di Papa Pio XII che in tal senso aveva accolto il voto unanime dei cappellani dell’Arma e dell’ordinario militare per l’Italia. Il Titolo di “Virgo Fedelis” è stato sollecitato in relazione al motto araldico dell’Arma “Fedele nei secoli”.

L’abbinamento delle due celebrazioni non è casuale: quando nel 1949 Papa Pio XII stabiliva il Patronato Mariano “sui militari detti Carabinieri”, ne fissava la ricorrenza per il 21 novembre non solo a ricordo della suprema consacrazione della Madre di Dio, ma anche perché in quello stesso giorno del 1941 “una schiera di soldati con il sacrificio supremo della vita in località Culqualber tutta morì” (EODEM DIE MILITUM COHORTIS SUPREMO VITAE SACRIFICIO IN LOCO CULQUALBER TOTA OCCUBUIT).

La preghiera del Carabiniere alla “Virgo Fedelis” è dell’arcivescovo Carlo Alberto di Cavallerleone, che nel 1949 era ordinario militare. Eccone il testo:

“Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, noi Carabinieri d’Italia, a Te eleviamo reverente il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore! Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice col titolo di “Virgo Fidelis”, Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra. Tu accompagna la nostra vigilanza, Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio, Tu infiamma la devozione nostra!

E da un capo all’altro d’Italia suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare, con la fedeltà fino alla morte, l’amore di Dio e ai fratelli italiani. E così sia!”

Fonte: Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri - V Reparto - SM - Ufficio Stampa