Unità nate male, quasi gap filler operativo di una marina allo stremo e con molti aspetti di assistenzialismo per un cantiere sull’orlo del collasso, segnarono - con l’intuizione di pochi ed un travagliato parto - una svolta, sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale.
Da un lato la possibilità di dotarsi di un credibile deterrente, una sorta di capital ship in scala minore, da parte di paesi emergenti, dall’altro il debutto competitivo della cantieristica italiana, con un doppio salto generazionale grazie alla costruzione in serie di unità con moduli preallestiti in officina e ridotta occupazione degli scali.
Nasce un binomio di successo: integrazione cantieristica-utente (con la Marina Militare italiana). Un risultato vincente anche sui mercati esteri...
Ne parleremo venerdì 2 giugno alle 18.00 assieme all'ing. Gian Carlo Poddighe (già ufficiale del genio navale e manager industriale con esperienza in JV internazionali) e al comandante Renato Scarfi, già pilota elicotterista della Marina Militare.
Vi aspettiamo!
Foto: Marina Militare
