Lettera a Difesa Online dagli USA: "La Cina ha dimostrato di essere un rischio per il resto del mondo"

18/03/20

Cari lettori di Difesa Online, sono un italiano che vive e lavora negli Stati Uniti da decenni. Vorrei condividere con voi l'eperienza dell'epidemia che si sta diffondendo e le mie preoccupazioni “americane”.

Nelle precedenti settimane i media nazionali (statunitensi, ndr) non hanno coperto le notizie allarmanti provenienti da Cina, Sud Corea, Giappone e Italia come avrebbero dovuto. Hanno continuato a fare Servizi solo sulla politica in previsione delle “Prossime Elezioni Presidenziali”. Questo ha causato un grave livello di ignoranza sul problema Coronavirus e la popolazione non ha esercitato la giusta pressione sul governo per piani di salvaguardia o almeno misure di stoccaggio e logistica come avviene qundo incombono uragani al largo delle coste ovest dell’Africa che si dirigono verso gli USA.

Assurdo non avere uno stock strategico come viene fatto con le scorte di petrolio dove tenere interi magazzini pieni di beni non a scadenza come mascherine, guanti di lattice, grembiuli per infermieri e o coperte, ma contare solo sul settore privato per far fronte a tale necessità, avendo negli anni trasferito le produzioni in China. Amazon e’ il leader mondiale di logistica ma se non ha il material da muovere e’ come avere il fucile piu’ grande e preciso del mondo ma il tuo nemico e’ l’unico che produce le munizioni.

Il presidente è stato costantemente sotto pressione per ogni mossa e quando a gennaio ha posto l’embargo sui voli per e dalla Cina è stato accusato di “razzismo”L’amministrazione di Trump, già sotto assedio mediatico e “Democratico” con l'impeachment, è stata dunque lenta nel far capire severità del problema mettendo a grave rischio la popolazione.

La situazione rimane molto fluida con notizie che arrivano ogni ora. Non si trovano mascherine e i tamponi per i controlli sono ancora pochi, anche se la capacità produttiva accellera.

Il messaggio più importante è “Il Social Distancing”, ovvero la regola dello stare lontani gli uni dagli altri, tuttavia, in questo paese dove la libertà dell’individuo è al disopra di tutto, ancora non è maturata la responsabilità verso gli altri: si vedono le spiagge della Florida popolate da giovani in “Spring Break”, la sosta primaverile che in USA coinvoge tutto il paese e con famiglie con figli che frequentano dalle elementari fino alle medie superiori e gli studenti universitari che si riversano negli stati con località balneari creando veri e propri alveari che poi rientrando dalle vacanze porteranno con loro i contagi in aree altrimenti a minor rischio.

Non è scusabile il fatto che una nazione come gli Stati Uniti non abbia o non abbia attivato un protocollo per una eventualità come questa. Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza vediamo ancora il Presidente ed il Vice insieme, spalla a spalla, durante conferenze stampa il cui unico soggetto è evitare il contagioMembri importanti della commissione Anti Pandemia hanno parlato a distanza di pochi centimetri allo stesso microfono e poi si sono scambiati strette di mano...

Negli USA a differenza di quanto si crede in Europa la Sanità di Pronto Soccorso è un DIRITTO e non può essere rifiutata a nessuno, neanche agli immigrati clandestini (undocumented immigrants) che, per via della politica della Sinistra, assieme ai senzatetto hanno ragiunto numeri superiori ai 14.000.000 per gli “emigrant” e ai 550.000 per gli “Homeless”. Abbiamo quindi una popolazione di oltre 14.5 milioni di persone che vivono nell’ombra ma che pesano sui sistemi sociali al 100%. Solo questo in condizioni normali è un problema che causa dissenso e divisione tra la popolazione americana, con la Pandemia una simile parte della popolazione che vive in clandestinità, non si fida delle istituzioni e non è informata, il contagio supererà i tempi previsti e, visto il loro già povero stato di salute, rappresenterà la maggioranza dei casi più gravi contribuendo a portatare il Sistema al collasso.

Questa è anche una Nazione che, con una costituzione fondata sui diritti del Cittadino ed il suo "Secondo Emendamento", possiede una popolazione “armata”. Si potranno scatenare episodi in cui, con il Sistema sanitario al collasso, cittadini useranno le armi verso il personale medico se, per il sovraffollamento, sarà costretto a rifiutare l’ammisione di loro cari nei centri di cura.

Il dopo virus sarà interessante: la pandemia ha dimostrato la debolezza e fragilità di un Sistema di globalizzazione puntata sui profitti da parte delle aziende - multinazionali e nazionali - che ha permesso ad un paese Come la Cina di diventare il solo paese dove viene prodotto tutto in scala mondiale, basta pensare che il 96% della produzione mondiale degli Ingredienti Attivi per Antibiotici è prodotta in China, per non contare poi il resto... come mascherine, macchinari per TI (Terapia Intensiva) parti per ogni tipo di industria e così via.

Ci sarà una grossa rinascita/rimpatrio di impianti di produzione nei paesi colpiti dalla pandemia; cosi’ facendo la Cina perderà il ruolo di Potenza economica mondiale e affronterà un enorme crisi sociale ed economica. La Cina in questi ultimi 20/25 anni ha visto una crescita del suo prodotto nazionale come mai nella storia. La popolazione cinese, una volta sparsa sul territorio e facilmente controllabile, si è concentrata in nuove mega città, se da domani si trovasse senza lavoro o con una inflazione eccessiva la China avrebbe difficolta a mantenerne il controllo, come abbiamo potuto vedere con le dimostrazioni a Hong Kong.

La Cina si trova davanti ad un altro grosso problema internazionale: Il Virus è stato scoperto in un paese autoritario che lo ha censurato per mesi, non ha dichiarato l’emergenza o chiesto aiuti, ha dimostrato di essere un rischio per il resto del mondo.

In Sintesi penso che questa pandemia sarà una Grande e spero non Costosa (a livello di vite Umane) lezione. Il conto economico sarà elevato e il costo per i singoli cittadini di qualsiasi nazione immenso.

Avendo vissuto negli USA durante catastrofi naturali per uragani come Katrina e Ike, vi posso assicurare che la cosa più forte in questo paese è la Comunità: in tempi di necessità siamo tutti per uno e uno per tutti, non esistono barriere razziali, religiose, politiche o altro. Come in Guerra combattiamo per il compagno al nostro fianco!

L’Italia ci sta dando un grande esempio di umanità e forza, spero che il Vostro sforzo aiuti ad illuminare il nostro cammino in questo sentiero oscuro in cui ci stiamo incamminando.

Lettera firmata (l'autore ha richiesto l'anonimato)

Foto: U.S. Navy / White House / fotogramma film "John Q"