Lettera a Difesa Online: Il comparto agricolo in ginocchio. I navigator si trasformino in coltivator!

06/04/20

Nei campi di tutta Italia continuano a marcire fragole, asparagi, carciofi, pomodori e tanti altri prodotti fondamentali indispensabili nelle nostre tavole. Nei frutteti, negli orti e nelle serre di tutte le regioni il prodotto non è scomparso. È lì, appeso agli alberi o lungo i filari arati o dentro le grandi coperture di vetro. Frutta e ortaggi pronti ad essere raccolti: buoni, sani e italiani. C’è solo un piccolo problema: manca la manodopera. O perlomeno, in questo preciso momento storico, è impossibile assumere gli oltre 200.000 addetti indispensabili al comparto.

Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, sostenuta da tutto il settore agricolo, continua a chiedere la reintroduzione di voucher o di strumenti immediati per attivare un’azione economica semplice, elementare e che non ha bisogno di linee di produzione, certificazioni CE e test da laboratorio. Questa si chiama raccolta. Un’azione faticosa, conosciuta ai nostri padri, ai nostri avi e alla nostra civiltà e utilizzata da millenni.

Un lavoro che, nella nostra nazione è pura eccellenza, al pari della moda, basta pensare ai vini o all’olio italiano.

La proposta, ribadita dalle associazioni agricole è stata vergognosamente bocciata da Pd e Cinque stelle e ieri, alla Rai, rimango sbigottito sentendo parlare di ponti aerei con la Romania per far arrivare dei braccianti.

In Italia ci sono 700 mila percettori di reddito di cittadinanza “occupabili” e il numero degli inattivi è sempre stato in aumento (fonte sole 24 ore). Poniamo che tra coloro che percepiscono questo reddito ci siano “i furbetti da divano” (pochi) e uomini e donne fisicamente impossibilitati. È impensabile però che tutti coloro che, in una crisi drammatica di livello planetario, hanno la fortuna di essere in salute a percepire questo strumento di supporto economico non possano dare una mano.

In TV si vedono di continuo medici e infermieri coraggiosi andare nei luoghi più in crisi dal punto di vista sanitario. I servizi, le interviste si sovrappongono tra le reti televisive. Il gesto di questi professionisti, quasi sprezzanti al pericolo, destinati “alle trincee più sotto assedio” è sotto gli occhi di tutti.

Cari percettori del reddito di cittadinanza, in questo momento drammatico per il paese potete essere anche voi degli eroi, ammesso che vogliate apparire così, o forse potete apparire dei semplici cittadini con un grande senso civico e morale. Cari “navigator” (così siete chiamati se non sbaglio…) che attualmente vi considerate in stallo e che non riuscite ad occupare nessuno ora potete farvi avanti. Trasformatevi in “coltivator”. Informate gli organi di stampa sulla vostra disponibilità e su quella di chi dovete aiutare e indirizzare al lavoro. Contattate le associazioni e i responsabili del comparto agricolo. Utilizzate i social per raccogliere adesioni (in questo siete bravissimi) e offrite tutta la vostra disponibilità. Gli infermieri, i medici, gli ammalati, le vostre stesse famiglie hanno bisogno di quello che Voi ora potete fare: raccogliere nei campi.

Enrico Spanu