Siamo di nuovo qui ma non, beninteso, per puro piacere edonistico domenicale, ma per l’inesauribile produzione industriale di bestialità che l’incosciente classe politica italiana riesce a secernere. Diciamola pure tutta: il buon Erasmo da Rotterdam, se avesse potuto vedere quel che i politici italiani sono riusciti a fare, più che "L'elogio della follia" avrebbe scritto, con maggior diletto, "L'esaltazione dell’imbecillità", una dabbenaggine bestiale e stupida che di divino, come la pazzia, non ha assolutamente nulla.
Indegna erede di generazioni sicuramente migliori (ma ci vuole poco), l'Italia attuale si sta ponendo sotto i riflettori di un consesso internazionale che, già di per sé votato a portare alla fame interi popoli (vero Mr. Varoufakis? Vero Mr. Regling – attuale capo del contestatissimo MES-? vero Mr. Schauble?), assiste a quella che si sta dimostrando come una tragedia di proporzioni planetarie, affrontata dal Belpaese con modalità e tempistiche da operetta, con una preoccupazione più che fondata: dato il pressapochismo palesato, quali nuove idiozie verranno partorite da menti fin troppo fertili anche per la fantasia Disney?
Partiamo da un dato consolidato: la Cina potrà anche avere PIL in crescita e mire egemoniche con spese militari e tecnologiche che scimmiottano gli USA, ma ha dimostrato la sua totale incapacità nel tenere il passo con i Paesi civilizzati; comunque si sia generato il virus, sacche di arretratezza feudale, ignoranza ed un sistema politico oggi più che mai sconfessato e ridicolizzato dalla storia, hanno generato un mostro omicida occultato da un dirigenza ottusa, che non ha trovato di meglio che incarcerare l'unico medico che aveva compreso la portata della tragedia che si stava per compiere. Ma tant'è. Presa da furore ideologico e buonista, ovviamente a senso unico, la nostra classe dirigente ha pensato di poter addomesticare un virus, confondendo necessarie ed opportune misure preventive a carattere sanitario con forme di razzismo, e con politici da comica supportati da istrionici conduttori di programmi televisivi che hanno sconfessato, dal basso del loro inconsistente nulla, gli allarmi di chi, comunque, ne sapeva certamente più di loro: dall'ignorato allarme alla tragedia il passo è stato brevissimo, visto che, peraltro, il SSN è carente, arretrato, totalmente ignorato e privo di mezzi.
Due domande: cosa potevamo attenderci da una classe politica autodidatta che passa con disinvoltura dal titolo di odontotecnico alla biologia applicata fino al diritto amministrativo? Il vuoto pneumatico, purtroppo remunerato; perché in tutta Europa solo in Italia il contagio è esploso in modo così violento? Perché la nostra classe politica ha confuso dolosamente e scientemente i termini del problema, ed ora, invece di rassegnare le più che opportune dimissioni, chiede coesione e solidarietà dopo aver scaricato tonnellate di guano sulle opposizioni.
Nel nuovo Granducato di Toscana le norme si reinterpretano e le quarantene godono del pregio della scelta individuale; mi direte ora, sardinescamente: quanto odio! Ecco, andatelo a raccontare alle famiglie dei morti e dei malati; novellatelo con voce flautata raccontando di un sistema sanitario demolito che non ha posti letto; godete di scandalosi ed improduttivi redditi di cittadinanza e comparateli a quelli di ricercatori precari; rileggete quanto è stato scritto, detto e soprattutto fatto contro Ilaria Capua e Roberto Burioni; apprezzate con maggiore consapevolezza le abominevoli fesserie propinate da pseudo giornalisti o soubrette in palese disarmo fisico e scarsa capacità mentale circa il godimento dei diritti costituzionali, di cui si vorrebbe privare quota parte del popolo in quanto non conforme al cosiddetto pensiero unico.
Rimane solo una vergogna infinita che si perpetua in assenza di dimissioni ancora più opportune alla luce degli ultimi provvedimenti presi. Cosa, se non la malafede, ha impedito che si prendessero misure più stringenti e preventive? Del resto cosa attendersi da un Paese che, su noti quotidiani generalisti, a fianco delle notizie dei decessi, riportava il "caos delle partite di calcio"?
Nell'assordante silenzio di una Chiesa sempre più coinvolta nell'agone politico più che in quello spirituale, ed alla luce delle sentenze della Corte di Cassazione che, disconoscendo lo status militare delle imbarcazioni della Guardia di Finanza ha di fatto sdoganato qualsiasi comportamento lesivo verso ogni mezzo di servizio se affidato a sottufficiali, non ci si può attendere che castronerie; cosa aspettarsi dunque da dirigenti adusi alla perdurante e comoda assenza ed all’impropria e costante delega, ma che non rinunciano ad un centesimo delle proprie prebende?
Cosa potevamo attenderci da un popolo che, nel godere della propria pigra ignoranza, ha colpevolizzato chi ha studiato o ha criminalizzato le campagne vaccinali? Solo che ci piacerebbe davvero tanto vedere quegli stessi politici e quegli stessi dirigenti ammassati ogni mattina, come tantissimi, su treni e mezzi pubblici al collasso.
Ma non ci è bastato; colti da perfezionismo inverso, siamo scesi ancora più giù, oltrepassando il fondo squarciato del barile. Non paghi della figura da cioccolatino per la politica interna, ci siamo esposti in carnascialesche avventure con la diplomazia internazionale, proponendo controlli su natanti sospettati di trasportare armi utili alle fazioni in lotta in Libia. Intento democristianamente lodevole, ma come sempre privo di ampio respiro, in quanto appoggiato dalla sola Russia che, al momento, non ha altro proposito che quello di cristallizzare lo status quo, ma senza interloquire direttamente con i Paesi che, al contrario, sempre più assertivamente, rivendicano un ruolo quasi istituzionale nel quadro complessivo (Turchia); questa non è prudenza, non è lungimiranza, è incapacità nel relazionarsi con attori che sono ben avvezzi alle relazioni internazionali ed un po' meno alla rivendita di birra sugli spalti di uno stadio.
Siamo rimasti il ventre molle di un coccodrillo obeso ed istupidito, preda di pulsioni politiche schizofreniche; il voler essere ecumenicamente accetti a tutti, secondo una visione da mediocre sagrestano, porta il Paese all’impossibilità di prendere alcuna decisione, a far indossare alle sue più alte cariche la kippah ebraica, in esclusiva difesa dell’appartenenza di personaggi investiti di crisma istituzionale, ma senza intervenire in alcun modo contro chi si scaglia, con veemenza, contro lo stesso popolo cui, volente o nolente, l’autorità istituzionale in questione appartiene.
Darwinianamente e razionalmente, siamo destinati a soccombere per quanto di stupido ed incosciente il Paese dimostra.
Ancora una volta il buon Ligabue dipinge con inconsapevole maestria la situazione: “A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire, Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare..” . Attendiamo, ma senza sperarci, il rotolare delle teste; attendiamo un rigurgito di dignità e di autorità da parte delle massime istituzioni. Ma tra le balle e le facce alla Ligabue ci crediamo davvero poco.
Del resto anche Sergio Leone faceva dire a Clint Eastwood, il Buono: “Dio non è con noi, perché anche lui odia gli imbecilli". Come dargli torto?
Foto: RAI / presidenza del consiglio dei ministri / Farnesina