Egregio direttore, scrivo in merito all’articolo inerente la diatriba Lynx KF41 Vs CV90 MK IV.
Diciamolo, ad averli seduta stante andrebbero bene anche i CV90 svedesi che, nella versione full optional, offrono un mezzo pesantemente armato e sicuramente meglio protetto dell’ormai vetusto Dardo.
Potendo scegliere non ho dubbi: Lynx KF41. Ho accolto con felicità la nomina dell’on. Crosetto al dicastero della difesa e a questo punto oso sperare nella scelta migliore! Anche perché... siamo propio sicuri che a spendere meno si risparmia davvero?
L’offerta della BAE SYSTEM per il CV90, sembra pesantemente caldeggiata dal gen. Serino, costerebbe circa 4 miliardi con praticamente nessuna ricaduta sul comparto industriale italiano (a parte qualche solito noto..) con un mezzo che da qui a 40 anni non sembra avere molti margini di sviluppo. Inoltre, fatto non trascurabile visti i tempi, sembra che per avere i primi mezzi in linea ci sia un tempo di acquisizione non inferiore a 6/8 anni!!!
Dobbiamo ricordare che il Macchi M.C.202 e il Reggiane Re.2005 arrivarono in teatro a guerra persa?
L’offerta della Rheinmetall Italia per il KF41 è di tutt’altro spessore. Oltre a proporre un mezzo nuovo con probabili alti margini di migliormento, sembra poter mettere in linea i primi mezzi a 2 anni dall’ordine, ribadisco, visti i tempi è fatto da non trascurare. Inoltre i mezzi sarebbero prodotti in Italia, ovvero posti di lavoro, trasferimento di know how, mantenendo una certa autonomia produttiva e manutentiva (quindi meno dispendiosa) che con gli attuali venti d’oriente non guasta.
Certo i crucchi vorrebbero acquisire il 49% di OTO Melara il che vorrebbe dire anche i siluri della WASS. Qualcuno dice che sarebbe meglio un acquisizione da parte di Fincantieri per mantenere artiglieria navale e siluri (vere eccellenze) in casa, ma francamente non riesco a vedere Fincantieri che produce MBT. Bisogna anche ricordare che un certo dott. Profumo da tempo vorebbe portare la OTO Melara su un piatto d’argento ai suoi “amici” francesi… tralasciando altre scelte del sig. Profumo, c'è da sperare che il prossimo AD di Leonardo voglia più bene al tricolore nostrano.
Il nostro Esercito avrebbe una necessità di 3/400 mezzi, a mio modesto parare, mi sembra una commessa di tutto rispetto che dovrebbe dare margine di manovra a chi deve trattare e decidere.
Sarebbe fantascienza una collaborazione Rheinmetall (40%) / Fincantieri (60%)? A Fincantieri le artiglierie navali e siluri e Rheinmetall la parte terrestre, che a dire il vero è quella meno appetibile. Però si potrebbe far leva sul fatto che l’operazione sarebbe propedeutica anche per l’acquisizione e produzione (in Italia) del nuovo MBT KF51, dove l’Italia potrebbe esserne la nazione di lancio. Il ns. Esercito avrebbe mezzi moderni con la stessa matrice che ne faciliterebbe gestione ed utilizzo. Fantapolitica?
Nel 1992 ero un soldato di leva, durante un esercitazione era previsto un avio lancio dal CH47, il lancio fu annullato perché sembra che l’elicottero servisse alla presidenza della Repubblica. A noi, zaini e armamenti in spalla toccò una scarpinata di 30 km per raggiungere l’area prevista e fare il nostro dovere.
Se il fatto poteva essere “educativo” per forgiare ragazzotti di 20 anni, dà la misura delle mancanze ataviche nel nostro esercito e nella nostra politica.
Dio ci scampi dalla guerra, ma visto che gli uomini sono di dura cervice, in ogni caso si eviti una nuova El Alamein o un nuovo Capo Matapan.
Ripeto, spero nella preparazione e nella passione del ministro Crosetto. Spero di vedere i nostri soldati con mezzi adeguati alla situazione, spero di non vedere più le nostre navi navigare senza missili e senza aerei a bordo in un Mediterraneo che ribolle, e via così.
Cordiali Saluti
M. C.
Caro lettore, sono d'accordo con Lei quando afferma che anche il CV90 sarebbe meglio del Dardo. Dice il proverbio: "nel paese dei ciechi anche un guercio è re". Se però si possono aprire entrambi gli occhi perché non approfittarne?!
Riguardo a quanto scrive sui vertici politici, militari ed industriali che ha citato, non voglio entrare nel merito.
Visto l'inutile e costoso "accanimento terapeutico" in corso sul carro Ariete, ritengo poi improbabile una decisione di acquisto del modernissimo KF51 Panther.
Le decisione a cui assisteremo a breve riguardo al nuovo veicolo corazzato da combattimento sarà tuttavia un fatto, sulla base del quale deriveranno conseguenze: quelle finali le pagheranno (o ne gioveranno) i nostri militari, quelle economiche, politiche, industriali ma soprattutto... morali (!), ricadranno sugli altri.
Di fronte al carnaio ucraino, a breve scopriremo quale valore viene oggi dato alla vita dei soldati italiani.
Andrea Cucco