Buongiorno, sono un lettore della vostra rivista, in questi giorni mi è capitato di leggere un articolo riguardante l'oggetto e, subito dopo, vi ho voluto scrivere la mia esperienza in quel reggimento.
Dai primi giorni del gennaio '73 alla fine del maggio dello stesso anno sono stato, anche se sten di cpl di prima nomina, il dirigente del servizio sanitario di quel rgt nella caserma Lolli Ghetti di Cassino comandato in quel tempo dal ten.col. f. Giuseppe Calconi, ero (e sono) sposato e per tale motivo quel grado mi mi ha permesso di avere l'alloggio nella palazzina della grande infermeria assieme a mia moglie.
In quel periodo l'80° era un rgt CAR per reclute sia per l'EI e sia per l'AM, ogni tanto la grande caserma ospitava anche un gruppo tattico ed in quel periodo ha ospitato il gruppo tattico del 157° rgt fanteria "Leoni di Liguria" noto anche perchè indossavano tutti una cravatta rossa! (rgt ormai sciolto)
Verso marzo l'80° di Cassino è stato scelto dallo Stato Maggiore come scuola sperimentale per i primissimi VFP, questi erano dei ragazzi 16 enni che venivano avviati alle armi talvolta anche per la situzione familiare disagiata... ricordo bene i pianti di qualcuno al momento della partenza dei parenti che li avevano accompagnati in caserma e ricordo anche l'opera di mia moglie che mi aiutava ad incoraggiarli.
A maggio sono stato trasferito, per avvicinamento al mio domicilio, alla caserma di Falconara Marittima del 28° rgt f. Pavia comandato dal col. Silvestrini, guarda caso, trasferito subito dopo me dall'80°!!!
Congedato sono rimasto nella riserva raggiungendo il grado di 1° capitano medico.
Dopo circa quindici anni sono tornato a Cassino per far conoscere la caserma ai miei figli, l'ho trovata non più in campagna ma circondata da nuove costruzioni comprese quelle destinate alle famiglie del personale militare.
Fermata la macchina a distanza della garitta siamo stati allontanati con fermezza, forse perchè ci avevano scambiati per terroristi ed a nulla sono valse le mie spiegazioni sul perchè della nostra curiosità...
Se qualche lettore si riconosce in quanto scritto e vuole contattarmi, sarò lieto di rispondere.
Un grazie alla redazione
Giuseppe Brizzi