Giovedì 18 febbraio l'aeroporto militare di Rivolto (UD), sede del 2° stormo, ha fatto da teatro alla Eagle Ace, una esercitazione multinazionale e interforze che ha coinvolto personale e assetti dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito Italiano e delle Forze Armate statunitensi.
L’attività addestrativa, del tipo “Mass Attack” (detta anche JFE, Joint Forcible Entry) ha previsto prima l’allertamento e la movimentazione delle aviotruppe americane della U.S. Army dalla 173ª infantry brigade combat team (Airborne) di Vicenza per la base aerea di Aviano (PN) e poi l’imbarco su velivoli da trasporto tattico C130J della USAF (United States Air Force) di circa 360 paracadutisti, così suddivisi: 320 americani della 173ª IBCT (A) di Vicenza, 19 del 16° stormo di Martina Franca (TA), 3 del 3° stormo di Villafranca di Verona, 16 del 4° reggimento alpini paracadutisti di Montorio Veronese (VR).
L’attività aviolancistica ha avuto lo scopo di implementare l’interscambio di assetti aerei e degli equipaggiamenti individuali; i 360 paracadutisti, una volta sul terreno, hanno dato corso alle attività tattiche di presa dell’aeroporto, messa in sicurezza e controllo dello stesso.
L’esercitazione ha visto anche il coinvolgimento del Sistema di Difesa Aerea SPADA del 2° stormo, di due velivoli Tornado IDS del 6° stormo di Ghedi (BS), di due AMX del 51° stormo di Istrana (TV) e, infine, di due F-16 del 31° Fighter Wing di Aviano.
Tra i Fucilieri aviolanciati un team con capacità Joint Terminal Attack Controller (JTAC) che, congiuntamente ad un omologo team della USAF, ha operato all’interno di un complesso scenario esercitativo gestendo gli assetti in volo in operazioni di Close Air Support (CAS), vale a dire “guidati da terra” in missioni di attacco aereo simulato contro obiettivi nemici a supporto e in prossimità di forza amiche dispiegate sul terreno.
Obiettivo dell’intero evento esercitativo, che rientra nell'ambito delle attività addestrative della U.S. Army appositamente definite nell’accordo bilaterale "Annual Training Plan" (ATP) delle Forze Armate USA stanziali in Italia, è stato quello di esercitarsi ad operare in contesti multinazionali con procedure sempre più standardizzate.
Il personale del 2° stormo ha garantito il supporto alle operazioni fornendo sia i servizi di assistenza alla navigazione aerea che il concorso logistico e sanitario a terra, ciò al fine di assicurare lo svolgimento di tutte le attività in sicurezza e nel pieno rispetto delle normative in vigore in materia di prevenzione della pandemia da COVID-19.