Il mattino di venerdì 2 settembre 2016 si è svolta la cerimonia di commemorazione per le vittime dell’abbattimento del velivolo AM G222 “LYRA34”, avvenuto il 3 settembre 1992 sulla sommità del Monte Zec, nel comune di Fojnica, cantone di Sarajevo (Bosnia Herzegovina).
Il velivolo stava trasportando per conto dell’ONU aiuti umanitari da Zagabria a Sarajevo, a favore delle popolazioni locali sotto assedio, sorvolando una zona apparentemente sicura, quando fu colpito da 2 missili terra aria.
Il Contingente italiano dislocato a Sarajevo, costituito da 2 ufficiali e 2 sottufficiali assegnati alla missione EUFOR ALTHEA e un tenente colonnello assegnato alla NATO, ha organizzato la cerimonia presso il monumento marmoreo edificato a poca distanza dal luogo dello schianto, sul Monte Zec, ad una altezza di circa 1700 mt, 40 Km ad ovest dalla capitale Bosniaca.
L’iscrizione, incisa nel granito, recita:
“In memoria di Marco Betti, Marco Rigliaco, Giuseppe Buttaglieri e Giuliano Velardi, Medaglie d’Oro al Valor Militare, caduti perchè vivano gli altri – Cieli BiH, 3 settembre 1992”
e continuando, trascritto anche in lingua Serbo-Croata:
“… La 46ma Brigata Aerea, nel solco di un’eroica tradizione di guerra e pace, consacrata dal sacrificio degli equipaggi caduti nell’adempimento del dovere, ha scritto pagine di storie che costituiscono glorioso patrimonio di virtù militari che hanno dato lustro e prestigio all’Aeronautica Militare e all’Italia”.
Alla commemorazione hanno preso parte l’ambasciatore d’Italia a Sarajevo dott. Ruggiero Corrias, che ha deposto una corona, e il nunzio apostolico S.E. mons. Luigi Pezzuto, il quale ha pronunciato un discorso di rito e guidato i presenti in una preghiera. Hanno altresì preso parte una rappresentanza dei comandi EUFOR e NATO.