Kosovo: Giochi mini-paralimpici estivi per i bambini "diversamente abili"

(di Stato Maggiore Difesa)
26/06/16
Kosovo, 25 e 26 giugno 2016. Due giornate di sport e svago, dedicate ai bambini diversamente abili e alle loro famiglie per stare insieme e dimenticare le barriere culturali ed etniche che dividono il Kosovo. L’iniziativa, che si è svolta presso la sede dell’Accademia di Polizia kosovara, è stata organizzata dal Comitato Paralimpico locale e realizzata grazie alla sinergia di più attori internazionali presenti in Kosovo: la Kosovo Force (KFOR), missione multinazionale della NATO, l’OSCE, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, e altre organizzazioni internazionali e locali presenti sul territorio.

Tanti sono stati i momenti di aggregazione nel corso dell’evento, con un comune denominatore: lo sport per vincere incomprensioni culturali e pregiudizi etnici.

Oltre 500 partecipanti, provenienti da ogni parte del Kosovo. Albanesi, Serbi e altre minoranze etniche erano rappresentati da bambini che con il sorriso sulle labbra e noncuranti della propria disabilità e della loro etnia hanno trascorso un week end indimenticabile volto alla pura competizione sportiva.   

I giovani atleti si sono confrontati in diverse discipline individuali e di squadra. Tra le tante attività inserite nel programma, si sono svolti incontri di pallacanestro, calcio, ping pong, scacchi, corsa.

Nessuna barriera etnica e religiosa ha impedito lo svolgimento di questo consolidato appuntamento, di alto valore sociale, che viene oramai portato avanti da diversi anni dal Comitato Paralimpico del Kosovo.

I soldati rappresentanti 31 Nazioni che compongono la Kosovo Force, al comando del Generale italiano Guglielmo Luigi Miglietta, hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dei giochi paralimpici edizione 2016, tramite diverse attività benefiche organizzate nel corso degli ultimi mesi antecedenti l’evento sportivo. Nel suo intervento il Generale Miglietta ha rimarcato l’importanza dello sport quale elemento di integrazione sociale e culturale.

“Lo sport arricchisce le nostre vite e dona la forza per affrontare le difficoltà, con impegno e dedizione”, ha detto il Generale Miglietta, “i giochi paralimpici sono un’opportunità per dimostare cosa si può fare assieme, con grande energia senza alcuna differenza etnica, storica e religiosa”.

“Questo evento riveste una grande importanza sociale lungo il percorso della normalizzazione del Kosovo”, ha concluso il Generale Miglietta, “sempre più vicini agli standard di una società sicura e non più minacciata da conflitti etnici”.

KFOR opera in Kosovo dal 1999 e rappresenta una delle istituzioni più credibili e imparziali presenti nella regione. Tanti sono stati i progetti di cooperazione civile-militare realizzati a supporto di tutta la popolazione, come ad esempio le donazioni di sangue a favore del centro trasfusionale di Pristina, la ristrutturazione di strade, l’ammodernamento di edifici scolastici e ospedalieri, tramite elargizione di materiali specifici didattici e sanitari.

A conclusione dell’evento sportivo, le autorità politiche del Kosovo e i rappresentanti della comunità internazionale hanno espresso unanime apprezzamento per l’ottima riuscita di questa edizione dei giochi mini paralimpici. Un particolare ringraziamento è stato rivolto alla Kosovo Force per l’impegno nell’organizzazione di tutte le attività e soprattuto per il fondamentale ruolo che riveste la forza multinazionale della NATO per il mantenimento della pace e della stabilità in Kosovo.

(foto: SMD)