Il capo di stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli ha presieduto ieri alla cerimonia di cambio del contingente italiano schierato in Lettonia nell'ambito dell'enhanced Forward Presence (eFP). Nella base militare di Ādaži il ten. col. Fulvio Menegazzo del 9° reggimento Alpini ha ceduto il comando al ten. col. Giovanni Rucco del 1° reggimento Bersaglieri.
Il nuovo contingente schierato è stato enucleato dalla brigata bersaglieri "Garibaldi" su base 1° reggimento Bersaglieri.
L'unità delle truppe alpine dell'Esercito ha concluso il proprio mandato dopo un intenso ciclo addestrativo durante il quale sono state svolte otto attività addestrative congiunte e multinazionali con i Paesi Alleati della NATO, quali Albania, Canada, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Montenegro. Gli alpini, durante le attività addestrative svolte con gli altri contingenti inquadrati nel Multinational Battle Group Latvia (MN BG LATVIA), hanno sviluppato un' ulteriore padronanza dell' impiego dei sistemi d'arma in dotazione, testato le capacità operative degli uomini e dei sistemi d'arma in condizioni ambientali estreme, migliorato la capacità di integrazione e di cooperazione in un contesto multinazionale.
Il contingente italiano in missione in Lettonia ha pienamente centrato quelli che sono gli obiettivi prefissati dall'enanched Forward Presence quali la capacità di integrazione e di cooperazione tra i paesi dell'Alleanza, indispensabili, al fine di far fronte a qualsiasi minaccia che possa insidiare la stabilità e la pace nei confini della NATO.
Con l'atto solenne del passaggio del vessillo tricolore del contingente, tra il comandante cedente e il comandante subentrante si è conclusa la cerimonia.
Il generale Vecciarelli durante il suo discorso: "ringrazio i Paesi Alleati quali il Canada alla guida del Battle Group, Albania, Montenegro, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Spagna e Slovenia, con i quali il contingente si è integrato e ha cooperato negli ultimi sei mesi. Ringrazio voi Alpini che avete dimostrato di essere dei veri professionisti addestrandovi in condizioni estreme, la presenza del contingente italiano in Lettonia è una chiara dimostrazione, da un lato, della solidarietà e coesione tra Paesi membri e, dall'altro, della determinazione dell'Alleanza Atlantica nella sua missione primaria di difesa dell'integrità territoriale euro-atlantica contro ogni possibile aggressione e minaccia esterna. Chiudo lanciando il mio pensiero ai due militari albanesi che hanno sacrificato la loro vita nell'assolvimento del proprio dovere".