Si è conclusa oggi, nel poligono di Al Hinnyia, nel Sud del Libano, un’importante esercitazione congiunta tra i “caschi blu” italiani e i militari delle forze armate libanesi.
L’esercitazione, di tipo dinamico a fuoco in un contesto operativo caratterizzato dal massimo realismo, è la prima di questo genere ad essere stata concepita, organizzata e condotta con le Lebanese Armed Forces da parte di un contingente di UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), la Forza di interposizione della Nazioni Unite schierata al confine con Israele.
L’attività odierna, programmata a seguito di un intenso ciclo addestrativo, si prefiggeva lo scopo di testare le procedure tecnico-tattiche elaborate e condivise tra i peacekeepers di Italbatt, l’unità di manovra su base 151° reggimento fanteria “Sassari”, e i berretti verdi del 6° reggimento di reazione delle forze armate libanesi.
In tale contesto, le unità esercitate a livello pattuglia hanno simulato le procedure da adottare in risposta ad attacco diretto sferrato da forze ostili non convenzionali, al fine di acquisire i necessari automatismi che consentono di gestire al meglio possibili situazioni di crisi facendo ricorso a misure di risposta immediate commisurate al livello di minaccia, rispettose delle regole di ingaggio e in totale sicurezza.
L’esercitazione rappresenta il primo passo per lo sviluppo di ulteriori momenti addestrativi tra il contingente italiano di UNIFIL e le forze armate libanesi che siano il più possibile aderenti alla condotta di future attività operative congiunte.