Trascorso il primo mese di missione per i militari della brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” che lo scorso 17 ottobre hanno assunto il comando del Sector West di UNIFIL.
I caschi blu italiani hanno già effettuato oltre 1500 attività operative delle quali, 122 con le Forze Armate libanesi nonché 62 attività di cooperazione civile e militare (lavori per l’illuminazione pubblica, rifacimento di strutture pubbliche e distribuzione di aiuti umanitari a scuole, associazioni locali). L’assistenza sanitaria ha riguardato i settori medico, dentistico e veterinario e sono stati già visitati 811 cittadini libanesi.
Il comandante del settore ovest di UNIFIL, generale di brigata Ugo Cillo, ha avviato una serie di visite ufficiali alle principali autorità civili, militari e religiose del Libano del Sud dai quali ha riscontrato la massima collaborazione e soddisfazione per le attività svolte dal contingente italiano e da UNIFIL in generale per la sicurezza dell’area.
I militari italiani operano in Libano del Sud per garantire l’applicazione della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che prevede: il monitoraggio della cessazione delle ostilità, il supporto alla popolazione locale e il supporto alle Forze armate libanesi.
Il contingente italiano è composto dal comando brigata di cavalleria che ha sede in Italia a Gorizia, dal reggimento “Genova Cavalleria” (4°) di Palmanova, dal reggimento logistico “Pozzuolo del Friuli” di Remanzacco e assetti del: 3° reggimento genio guastatori di Udine, reparto comando e supporti tattici “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia, 7° reggimento trasmissioni di Sacile, 33° reggimento trasmissioni di Treviso, 7° reggimento NBC di Civitavecchia, centro militare veterinario di Grosseto e Arma dei Carabinieri con funzioni di polizia militare.