Ieri a Roma, presso il quartier generale dell’operazione contro i trafficanti di esseri umani denominata “Sophia”, è stato firmato il Memorandum of Understanding tra la forza Europea EUNAVFOR MED e la Guardia Costiera Libica.
L’accordo tecnico è stato siglato dal comandante dell’operazione, l’ammiraglio di divisione Enrico Credendino, e dal comandante della Guardia Costiera Libica, commodoro Abdalh Toumia, e rappresenta la pietra miliare nell’addestramento della Guardia Costiera e della Marina Libica da parte degli assetti europei di EUNAVFOR MED.
«Si tratta di un atto concreto dell’Unione Europea nel quale si definiscono le linee programmatiche della cooperazione di EUNAVFOR MED con la Guardia Costiera e la Marina Libica – ha affermato l’ammiraglio Credendino che ha poi aggiunto – il progetto che in queste ultime settimane abbiamo sviluppato, in piena collaborazione e sintonia con la controparte libica, permetterà di contrastare le organizzazioni criminali che profittano sul traffico di esseri umani. Come conseguenza, questo accordo contribuirà a prevenire ulteriori perdite di vite in mare».
Il 20 giugno scorso, infatti, il Consiglio dell’Unione Europea, ha esteso il mandato dell’operazione Sophia sino al 27 luglio 2017 aggiungendo altresì due compiti di supporto al mandato stesso: l’addestramento della Guardia Costiera e della Marina libica ed il contributo all’implementazione dell’embargo di armi in accordo con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nr. 2292 del 14 giugno 2016.
Il programma, che vedrà attivamente coinvolti numerosi altri organismi quali EUBAM Libia (EU Border Assistance Mission in Libya), FRONTEX e Nazioni Unite, sarà suddiviso in tre pacchetti: un addestramento in mare, uno a terra (in centri di addestramento dedicati di paesi membri dell’Unione Europea o in Libia) e, infine, a bordo di unità da pattugliamento della Guardia Costiera e della Marina libica.
A seguito delle attività condotte dalle navi e gli aerei dell’operazione EUNAVFOR MED, lanciata il 22 giugno 2015, ad oggi sono 84 i sospetti trafficanti arrestati e 255 le imbarcazioni rimosse dalle disponibilità delle organizzazioni criminali. Sono inoltre 21.958 le vite umane salvate direttamente dalle navi dell’operazione Sophia che, grazie ai propri assetti aerei, ha altresì contribuito a salvare oltre 37.000 vite.