Cinque anni fa il caporal maggiore scelto Sebastiano Damiano Ville, alpino del 7° reggimento di Belluno, cadde in un attentato terroristico a Buji, in Afghanistan, insieme ad altri tre soldati, mentre un quinto militare rimase ferito. Oggi il paese si è stretto intorno alla sua famiglia e gli ha dedicato una importante piazza cittadina.
Nella chiesa madre il vicario dell'ordinario militare per l'Italia ha officiato la Santa Messa alla presenza del comandante del comando militare autonomo Sicilia, generale Corrado Dalzini e numerose autorità civili e militari, tra cui il sindaco della città ed il comandante del 7° reggimento alpini all'epoca dei fatti, colonnello Paolo Sfarra. A ricordare l'alpino caduto, anche numerosi rappresentanti dell'associazione nazionale alpini e tanti commilitoni ed ex commilitoni.
A conclusione della messa, una folla silenziosa e ordinata si è spostata nel cuore di Francofonte per la cerimonia di intitolazione della piazza a Sebastiano Damiano Ville. "Uomo siciliano appartenente a un Sud che sacrifica da tempi immemori i propri figli e che crede che ricordare sia necessario, perché" – ha aggiunto il sindaco – "un popolo senza ricordi è un popolo senza storia".
Sentito l'intervento del colonnello Sfarra, il quale ha ripercorso i momenti cruciali dell'attentato in cui "Sebastiano e i suoi compagni incontravano il proprio destino: un ordigno nascosto nel terreno". Al termine dell'intervento, un lunghissimo applauso ha ispirato le parole del generale Dalzini, "profondamente colpito per la toccante partecipazione della cittadinanza, segno tangibile del vivo sentimento per il caporal maggiore scelto Ville caduto in missione all'estero".