“La cessione della spiaggia di Porto Tramatzu, e delle altre spiagge previste nel Protocollo, rappresentano un importante passo in avanti nello sviluppo socio-economico del territorio. Ho sempre affermato che la Difesa deve essere sempre più aperta e inclusiva in una moderna concezione dual use dei poligoni militari e delle aree addestrative e oggi lo stiamo dimostrando. E faremo ancora di più”.
Così il ministro Elisabetta Trenta, al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Baracchini, sede del Dicastero, con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru.
Presenti all’incontro anche la deputata Emanuela Corda, il sindaco di Teulada, Daniele Serra, il capo di stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il segretario generale della Difesa/DNA, generale di corpo d'armata Nicolò Falsaperna, i vertici delle Forze Armate.
Il Ministero della Difesa ha formalmente avviato le procedure con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la cessazione della concessione marittima sulla spiaggia di Porto Tramatzu - Capo Teulada - Cagliari. In questa fase, il rilascio comprende la spiaggia e una porzione del terreno retrostante.
Il Ministero della Difesa, infatti, ha avviato l’iter legislativo per la cancellazione della spiaggia di Porto Tramatzu dall’elenco delle zone portuali e delle aree demaniali di interesse di sicurezza nazionale. Lo schema di Decreto alla firma del presidente del consiglio prevede anche l’avvio dei procedimenti finalizzati al rilascio delle spiagge di Capo Frasca S’Enna e S’Arca e Punta de S'Achivoni.
Secondo quanto garantito dal Protocollo d'Intesa siglato tra il Ministero della Difesa e la Regione Sardegna, la cessione di Porto Tramatzu si realizzerà garantendo le attività in Poligono e prevedendo convenzioni di uso, includendo anche clausole di protezione sociale per il personale della Difesa appartenente alle fasce di reddito più basse e/o meritevoli delle tutele sociali.
La spiaggia di Porto Tramatzu si trova al limite del Poligono di Capo Teulada e fin dal 1957 (epoca dell’istituzione del Poligono) fu destinata ad un uso militare pur non facendo parte del Demanio militare. Nel tempo, una porzione è stata resa disponibile agli usi civili, la restante parte ha continuato ad essere utilizzata come stabilimento balneare per il personale militare, in forza di una concessione demaniale marittima rilasciata dal Ministero dei Trasporti nel 1992.
In considerazione del valore simbolico del rilascio, già durante la scorsa stagione estiva il tratto di spiaggia è stato reso disponibile a tutta la popolazione.
La cessione di Porto Tramatzu, attesa da oltre quarant’anni, nel quadro dell’Intesa Difesa-Regione sulle servitù militari, rappresenta il primo punto affrontato e risolto insieme dal nuovo ministro della Difesa e dal presidente della Regione. Si è lavorato attraverso un modello di governance articolato in una Cabina di Regia a livello politico Difesa-Regione e in un Tavolo Tecnico con le parti coinvolte.
Risultati positivi, raggiunti in tempi brevissimi nonostante la complessità del problema, che hanno suggerito la formalizzazione di questo tipo di governance attraverso un accordo integrativo Difesa-Regione che sarà firmato entro i prossimi giorni e che sarà lo strumento per affrontare in modo sistemico anche gli altri punti dell’Intesa. Questa modalità includerà le iniziative di ricerca, sviluppo sperimentale e deployment industriale nell’Isola, così da mettere a sistema le competenze e le infrastrutture della Difesa con le conoscenze scientifiche dell’università e le capacità dell’Industria, sfruttando in modo intelligente i fondi di finanziamento nazionali ed europei di entrambe le parti, sia militari che civili.