Il contingente italiano, dopo un periodo di affiancamento, ha dato attuazione al processo di “Reshaping”, avviato sulla base delle indicazioni del comandante di KFOR, generale Salvatore Farina.
In base a questo programma, la vigilanza del sito, gestita finora dal contingente italiano in maniera permanente, sarà affidata a rotazione tra le aliquote degli eserciti stranieri che compongono il Multinational Battle Group West: Sloveni, Austriaci, Moldavi, oltre ovviamente agli Italiani.
Ciò conferirà maggiore dinamicità al servizio di sicurezza del sito religioso.
Dopo 15 anni di vigilanza ininterrotta da parte degli italiani, il Monastero di Decani verrà quindi sorvegliato dagli altrettanto validi colleghi di altre nazioni.
“Si tratta di un passaggio importante” ha sottolineato il colonnello Angelo Minelli: “il reshaping consentirà, al momento opportuno, il trasferimento della responsabilità della sicurezza del sito alle forze di polizia locali e alle autorità civili, come già avvenuto nel settembre 2013 per il Patriarcato di Pec”.
Il contingente italiano ha assunto sin dal giugno 1999 la responsabilità della regione delle Metochia, la “Terra dei Monasteri”, culla del patrimonio culturale e religioso ortodosso, dove gravitano numerose enclavi serbe, in un’area a maggioranza albanese.
Ciò la rende un’area tra le più delicate del Kosovo.
Fonte: Contingente italiano in Kosovo