L’impiego di sistemi robotizzati terrestri da parte dell’Esercito della Federazione Russa nella guerra in Ucraina è realtà da più di quanto si possa credere.
Fonti aperte, con particolare riferimento allo studio condotto del Center for Naval Analyses negli Stati Uniti, ci indicano che la Russia aveva già avviato la “sperimentazione dei concetti” per l’uso di sistemi robotizzati in Siria, e ha attuato, fin dalle prime fasi della Campagna in Ucraina, la “sperimentazione operativa”.
Pure se l’impiego è finora avvenuto ai minimi livelli tattici (plotone/compagnia), con sopravvalutazione iniziale della capacità risolutiva, gli indubbi vantaggi di saturazione di ampi spazi di terreno e l’allungamento della profondità di ingaggio stanno indicando la volontà della Federazione Russa di continuare lo sviluppo dei progetti, con l’immissione in Teatro di un sempre più consistente numero di mezzi robotizzati e la possibilità di inserirli nel sistema di comando e controllo delle unità di più alto livello.
Quale impatto hanno avuto sulla manovra?
Al livello nazionale, si impone una riflessione urgente?
Come si possono accelerare le iniziative dedicate ad una rapida “sperimentazione dei concetti” per i nostri sistemi robotizzati?
Grazie al Centro Studi Esercito, mercoledì 15 febbraio alle 21.00 cercheremo di analizzare un tema cruciale per la comprensione della GUERRA in corso e del suo (inevitabile) sviluppo futuro.
Vi aspettiamo!
Foto: MoD Fed. Russa
