Quarantuno militari della missione Kfor (di cui 11 italiani) sono rimasti feriti negli scontri di ieri con manifestanti serbi a Zvecan, nel nord del Kosovo.
Le elezioni del 23 aprile scorso, boicottate dai serbi, hanno fatto registrare un’affluenza di appena il 3,4% portando al governo delle comunità locali (costituite per il 98% da serbi), sindaci e funzionari di etnia albanese.
Il paese era dunque spolettato da oltre un mese e da giorni il presidente serbo Vucic, dopo le ennesime tensioni post-elettorali, aveva (oltreconfine) ordinato all’esercito lo stato di "massima allerta"...
Non era abbastanza chiaro quello che doveva accadere?
Non è abbastanza chiaro quello che sta per avvenire?
Come si è arrivati alla situazione odierna?
C'è spazio per una soluzione pacifica o, al di là dei pensieri buonisti dei nostri politici, la realtà di odio kosovaro porterà solo ulteriore violenza e vittime?
Ne discutiamo questa sera alle 21.00 assieme al generale Giuseppe Morabito, ufficiale con una lunga esperienza nell'area balcanica e da 8 anni docente presso l’UBT University of Kosovo.
Vi aspettiamo!